In Sardegna

Scontro tra Todde e l'editore dell'Unione Sarda, Sinistra Futura scrive a Zuncheddu

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CAGLIARI. È iniziato tutto con un botta e risposta sull'eolico tra la presidente della Regione Alessandra Todde e l'editore dell'Unione Sarda Sergio Zuncheddu. Uno scontro che ora si allarga e coinvolge anche il partito di Sinistra Futura, che sulla "transizione energetica" e le vicende a essa legate se la prende con il quotidiano sardo e con il suo editore a cui scrive una lettera aperta. "Nella speranza che la sua proclamata vocazione di editore libero e indipendente ci consenta di apparire sul suo giornale come noi pensiamo si addica ad un editore libero e indipendente. Allora avanziamo noi qualche domanda impertinente", attacca il dirigente regionale del partito Bruno Palmas, "nella speranza che lei possa dare risposta ai nostri dubbi interrogativi, sapendo che la sua vocazione “libertaria” le imporrà, per senso etico, di risponderci".  

"Lei afferma nel suo articolo di condurre questa battaglia contro le speculazioni energetiche per il bene della Sardegna e di farlo da molti anni. Eppure, nonostante la comunità scientifica non abbia dubbi in merito ai disastrosi effetti del riscaldamento globale ed al fatto che esso dipenda principalmente dall'effetto serra e dall'accumulo sempre più grave di CO2, Lei non spende una parola (una sola parola) contro la produzione di energia da fonti fossili (derivati del petrolio, carbone, gas metano). Che si debba superare questo modello produttivo appare chiaro a tutti, ma Lei su questo non si esprime, colpevolmente. Ma ai cittadini sardi non è dato sapere perchè. E allora, perché?"

Sinistra Futura si concentra poi sulla legge 5, approvata in Consiglio regionale: "Lei afferma che la Legge 5, approvata si badi bene con una larga maggioranza ed un solo voto contrario, quindi certamente non di sola parte maggioritaria, non bloccherà alcunché: ma Lei confonde gli strumenti con i soggetti. Non è la legge che blocca: essa dispone il blocco, che diventa esecutivo per opera della magistratura e dell'autorità giudiziaria in senso lato. Noi abbiamo già iniziato l'opera di denuncia di opere per noi sospette, ma non ci pare che il Suo giornale ne abbia dato notizia. PERCHE'?". E ancora: "Lei afferma che nella scrittura della Legge 5 si sarebbe dovuti andare nella direzione urbanistico-ambientale, che a Suo parere manca. Ebbene, ci permettiamo di dire che Lei la Legge 5 non l'ha letta bene. In tutta la stesura dell'articolo 2 questa legge è intrisa di disposizioni urbanistico ambientali, con riferimento a norme correlate che già esistono e che rendono tale legge altamente rispondente agli obiettivi preposti. Inoltre, le norme che ci consentono di impostare ricorsi di blocco anche dei lavori autorizzati e iniziati e che non abbiano ancora compromesso il paesaggio esistono già e sono consolidate in giurisprudenza (e noi le stiamo richiamando e ricordando a tutti già da settimane), ma Lei fa propaganda gratuità sulla inefficienza della legge. Perché?".

Tra i punti anche la domanda che sui social va per la maggiore: "Lei si vanta di fare una battaglia contro le speculazioni selvagge, ma lei dove era quando la giunta regionale a guida Solinas apriva un contenzioso con lo Stato, magari non tanto per contestare la legge Draghi ma per avere mano libera sui livelli produttivi". 

Sinistra Futura difende la governatrice: "Noi la difendiamo perché finora è stata l'unica Presidente di giunta a tutelare con un atto vero e concreto (la Legge 5 appunto) la terra dei sardi dagli speculatori di giornata (oggi quelli eolici e fotovoltaici, domani vedremo quali altri)".