La posizione del sindaco Ignazio Locci all'indomani della bocciatura del "ponte alto"
SANT'ANTIOCO. “La Regione lavorerà al fianco dell’isola di Sant’Antioco per garantire quelle infrastrutture necessarie affinché l’isola gioiello del Sulcis possa divenire sempre più competitiva e attrattiva. Procederemo verso un corretto utilizzo delle risorse nell’interesse dello sviluppo del territorio”. Lo ha assicurato l'assessore regionale ai Trasporto Roberto Frongia al termine dell'incontro con il sindaco Ignazio Locci.
Il tema sul tavolo c'era la realizzazione del nuovo collegamento stradale dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e della circonvallazione di Sant’Antioco, dopo che la conferenza di servizi ha detto no al progetto del cosidetto "ponte alto" fortemente impattante, e una circonvallazione per Calasetta, altrettanto impattante. Opere ritenute all’unanimità inutili e dannose dal Consiglio Comunale, espressione dei propositi della comunità antiochense.
Locci lo aveva detto da subito: no a quell'opera prevista dal piano Sulcis, ma le risorse devono rimanere qui. "Abbiamo aperto la discussione", spiega il primo cittadino, "e si è convenuto di lavorare sulla riprogrammazione delle risorse al fine di garantire all’isola di Sant’Antioco e all’intero arcipelago del Sulcis opere infrastrutturali realmente capaci di generare sviluppo e nuova occupazione. Ringraziamo il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore Frongia per la vicinanza manifestata in questo momento piacevolmente segnato da una proficua collaborazione. Una vicinanza, quella del governo regionale, fattiva e non soltanto a parole, che si pone l’obiettivo di dare seguito agli atti di pianificazione e programmazione messi in campo dal Comune. Saremo al loro fianco per cogliere la collaborazione dell’Anas, nel solco degli accordi istituzionali già sottoscritti e, nello specifico, il Patto Stato – Regione – Anas".
“Non si può immaginare di migliorare il prodotto turistico dell’isola e del Sulcis senza intervenire sui collegamenti rendendo efficiente la rete e garantendo quello sviluppo economico di cui la zona ha urgentemente bisogno. Per questo ci siamo impegnati a riprogrammare velocemente le risorse, ricominciamo da zero con un intervento coerente con l’adeguamento della 126, avendo ben presente le necessità di Sant’Antioco e l’importanza di colmare quel gap infrastrutturale che ancora interessa la zona”, ha concluso Frongia.