CAGLIARI. Non era una semplice bici, ma “un pezzo di cuore”. È un Nicola Legrottaglie amareggiato quello che si sfoga su Facebook dopo il furto della sua mountain bike arancione “che profumava di nuovo”, appena ricevuta in regalo da amici con cui stava ristrutturando una chiesa a Mottola, nel tarantino.
In un lungo post pubblicato nel pomeriggio di ieri sul suo profilo, il vice-allenatore del Cagliari si rivolge direttamente all’autore del furto: “A te voglio dire che ti capisco. È una gran bella bici e anch'io l'avrei guardata con bramosia di possesso, ma io mi sarei fermato lì. Prendere ciò che non ti appartiene si chiama rubare. E rubare, credimi, è sbagliato”.
Senza nascondere l’irritazione, l’ex difensore di Juventus e Catania spiega al suo sconosciuto interlocutore che la sua bici non potrà mai renderlo felice perché, anche se non dovesse essere “beccato” da altre persone, dalla sua stessa coscienza, dalla giustizia terrena o da quella divina, “le ruote ti si bucheranno e il sellino si staccherà proprio quando, dopo esserti sollevato sui pedali come Pantani in fuga, tornerai a sederti subendo le conseguenze divine del tuo gesto scellerato”.
Messo da parte il rancore, da bravo Atleta di Cristo Legrottaglie porge l’altra guancia: “Chiunque tu sia, qualunque cosa volessi fare con la mia bicicletta, io ti perdono. Davvero. Anzi, mi stai quasi simpatico, perché già immagino la tua nuova vita dopo la conversione all'onestà”.
“Alcuni tra i personaggi che più ammiro – spiega il vice di Rastelli scomodando esempi illustri tra il sacro e il profano – hanno fatto brutte cose prima. Pensa a San Paolo. Lui perseguitava i cristiani, peggio di chi ruba loro le bici, ma poi si è redento e ha dedicato la vita agli altri. I cattivi possono diventare buoni, sai? Oltre a San Paolo, l'hanno fatto Zaccheo, l'Innominato dei ‘Promessi sposi’ e Godzilla”.
Poi la proposta di conciliazione: “Facciamo un patto, mio quasi amico – scrive Legrottaglie - Tu mi riporti la bici, lì, dove l'hai trovata, e io siglo la mia stima per il tuo coraggio e la tua ritrovata onestà, offrendoti da bere e regalandoti una maglietta. Puoi venderla su eBay, in modo trasparente e legale, non come faresti con una bici rubata, oppure te la puoi tenere, come ricordo del giorno in cui hai capito la differenza tra il bene e il male”.