SANT'ANTIOCO. "La Regione rompa il silenzio sulla riconversione delle aree ex Sardamag e stanzi 20 milioni per le bonifiche". Il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci interviene sull’annosa vicenda delle bonifiche nelle aree ex Sardamag, al palo da tempo, e torna a pungolare la Regione affinché prenda atto della strategicità di quelle opere e agisca di conseguenza. "Non possiamo continuare ad aspettare che la giunta di Francesco Pigliaru si “ricordi” che esistono anche le “questioni aperte” del profondo Sulcis - prosegue il sindaco - i cittadini di Sant’Antioco attendono da anni (talmente tanti che si potrebbe parlare di intere generazioni di antiochensi che aspettano) che dalle belle parole di riconversione si passi definitivamente ai fatti. Abbiamo abbondantemente esaurito la pazienza".
Da tempo Igea, che ha la competenza sulla bonifica di gran parte delle aree (una porzione è invece in capo al Comune di Sant’Antioco), ha concluso parte dei lavori di risanamento. "Ma non ci possiamo certo accontentare di una semplice messa in sicurezza - conclude Ignazio Locci - l’Assessorato regionale all’Ambiente deve capire che quelle aree devono essere rese disponibili per il mercato: per fare ciò occorre che si chiuda il capitolo delle bonifiche una volta per tutte e si arrivi alla programmazione concreta, che non può prescindere dai progetti che il Comune di Sant'Antioco ha in animo di realizzare. Noi siamo disponibili a collaborare con Igea con lo scopo di concludere la partita delle bonifiche, che sono fondamentali nel quadro della pianificazione portuale e per lo sviluppo del fronte mare. Se la Regione non è interessata alla crescita di questo pezzo di Sardegna di sua proprietà, lo dica chiaramente. In tal caso, siamo disponibili a prenderlo in carico. Con i dovuti fondi, naturalmente".