CAGLIARI. Il disastro della Sulcitana finisce sul tavolo del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. L'Anas ha rescisso il contratto con la Grandi Lavori Fincosit, la società che stava realizzando la quattro corsie tra Cagliari e Pula: un gigantesco appalto da cento milioni di euro che ha prodotto risultati scarsi. La società è entrata in crisi, si sono accumulati ritardi su ritardi, le imprese subappaltatrici hanno iniziato a non vedere un soldo. Un dramma economicon ma non solo: la strada, con il cantiere, è pericolosa. Molto pericolosa. Soprattutto con l'estate alle porte, quando migliaia di automobilisti raggiungono le località balneari. Lo scrivono in una lettera al ministero il sindaco di Pula Carla Medau, quello di Villa San Pietro Marina Madeddu, Tore Mattana per Sarroch, Daniele Serra per Teulada, Maria Concetta Spada per Domus De Maria e Francesco Dessì per Capoterra: un documento unanime di tutti i primi cittadini della costa sud occidentale che parte per Roma, ma anche verso viale Trento e piazza Palazzo a Cagliari, sede della Prefettura. Un grido d'allarme, affinché non si paralizzi tutto. Ecco il testo integrale della lettera.
Apprendiamo con viva e vibrante preoccupazione dalla stampa e da voci sempre più insistenti, che i lavori di costruzione della nuova strada statale 195 tratto Cagliari-Pula, “Sulcitana”, stanno per essere sottoposti all’ennesimo blocco per via dell’annunciata rescissione del contratto di appalto stipulato con la Grandi Lavori Fincosit.Sono oramai circa 20 anni che la nuova strada statale, sia per le vicende burocratiche che ne hanno caratterizzato l’iter di approvazione, sia per i ritardi accumulati nella sua fase di esecuzione, non è ancora stata portata al suo completamento e alla sua messa in esercizio.
L'allarme lanciato dai sindacati prima del blocco
A nulla sono valse le assicurazione fornite nel corso dell’incontro intercorso circa 1 anno fa presso la Prefettura di Cagliari, in ordine ad un regolare percorso tecnico-amministrativo che avrebbe dovuto garantire la conclusione dei lavori senza ulteriori significativi ritardi. L’ennesimo fermo dei lavori coinciderebbe, nel territorio comunale di Pula, con una fase esecutiva che priverebbe il centro abitato del suo fondamentale accesso dalla Via Diaz, ove sono stati avviati i lavori della rotatoria di innesto alla vecchia strada statale e per tale ragione attualmente interdetta alla circolazione per chi proviene da Cagliari. Per quanto sopra riteniamo che l’urgenza del caso suggerisca l’immediata convocazione di un tavolo tecnico tra i soggetti interessati, affinché possano essere studiate le migliori strategie per scongiurare l’ennesimo fermo dei lavori, che porterebbe a negative e gravi ripercussioni sui territori dei comuni interessati.
Non può, peraltro, essere sottaciuto, che verrebbero a crearsi gravi problemi di sicurezza lungo la attuale strada statale, per via del rallentamento della circolazione dovuto ai lavori della rotatoria sopra richiamata, che ha comportato il dimezzamento della carreggiata e la conseguente inevitabile formazione di lunghe code. È anche opportuno ricordare che la strada, di cui si profila il fermo dei lavori, interessa un vasto polo turistico della Sardegna meridionale (Pula, Domus De Maria e Teulada), oltre che un importante polo industriale petrolchimico (Sarroch), comuni tutti che verrebbero a trovarsi fortemente danneggiati e penalizzati, se lavori non venissero portati il più rapidamente possibile a conclusione.
Soprattutto preme evidenziare che lungo la vecchia strada statale che interessa tutti i suddetti comuni, si è oramai perso il conto degli incidenti mortali, e la situazione di fermo lavori che sta per verificarsi, determinerebbe il permanere di una situazione di grave e persistente pericolo per la sicurezza dei cittadini dei centri abitati interessati, nonché di tutti gli altri utenti della strada, per via della mancata messa in sicurezza che può essere raggiunta solo mediante il completamento dei lavori della nuova strada.
Vi chiediamo pertanto di attivare il suddetto tavolo di lavoro prima che il cantiere della nuova strada statale resti definitivamente bloccato per via della paventata rescissione contrattuale, al fine di individuare soluzioni volte a garantire la sicurezza dei nostri cittadini e dei nostri ospiti turisti, che si servono delle rete stradale in questione.