CARBONIA. Nella giornata dedicata al ricordo della tragedia delle Foibe e degli esodati dalmati, fiumani e istriani, il Comune di Carbonia commemora le oltre 300 mila persone che tra il 1943 e il 1947 furono inghiottite nelle voragini carsiche per mano dei miliziani di Tito.
A questo proposito, il vicesindaco Michele Stivaletta e l'assessora alla cultura Giorgia Meli, in rappresentanza di tutta l'Amministrazione comunale, hanno voluto rendere un omaggio simbolico alle vittime deponendo dei fiori ai piedi della lapide nella piazza cittadina a loro dedicata, tra via Sanzio e via Santa Caterina.
“Nel rispetto delle normative vigenti, non è stato possibile organizzare una cerimonia pubblica con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza, ma vorremmo tuttavia che questa nostra doverosa iniziativa di oggi portasse un messaggio ben preciso contro ogni discriminazione e disuguaglianza”, ha commentato l'assessora alla cultura Giorgia Meli.
“Abbiamo organizzato questa manifestazione simbolica – ha spiegato il vicesindaco Michele Stivaletta – per contestare ogni azione di intolleranza, un tema per noi ancora drammaticamente attuale. Quello di oggi è un gesto semplice, ma che esprime profondo rispetto per la dignità umana, sincera vicinanza a chi ha visto calpestare i propri diritti, è stato perseguitato e torturato fino a perdere la vita per i suoi valori e per la provenienza geografica”.
I fiori ai piedi della lapide cittadina che racconta di una “sciagura nazionale”, così come è stata definita dal presidente Mattarella, è “un segnale alle generazioni presenti e future perchè certi episodi vergognosamente taciuti nel corso della storia non accadano più”, ha concluso il vicesindaco Stivaletta.