NUORO. Nuoro candida la frazione di Lollove a entrare nell’élite de “I borghi più belli d’Italia”. La giunta comunale ha approvato la delibera per l’adesione alla prestigiosa associazione, passaggio necessario per poter presentare l’istanza che sarà valutata da un comitato scientifico.
L’amministrazione ritiene che l’antico insediamento rurale a 15 chilometri dal capoluogo, abbia tutte le caratteristiche per essere inserito tra le località da valorizzare e promuovere non solo a livello locale. “Lollove – è scritto tra l’altro nella delibera - si presenta come un caratteristico borgo medioevale sorto assieme ad altri villaggi nelle vallate del Rio Sologo e del Rio Cedrino (allora Su Rivu Mannu); conserva la struttura medioevale e le forme antiche degli antichi borghi rurali sardi costituita da piccole case realizzate in pietra e terra come legante e fra i ruderi abbandonati e le poche case abitate si erge la chiesetta seicentesca della Maddalena, in stile tardo gotico”.
«La promozione della nostra storia e del nostro ambiente – afferma il sindaco Andrea Soddu – è un dei punti da cui non prescindiamo. Lollove, al pari del monte Ortobene o dell’ex Artiglieria, rientra tra i luoghi su cui stiamo investendo e su cui puntiamo per garantire lo sviluppo economico, sociale e culturale della città».
«Lollove – afferma l’assessora competente Valeria Romagna – è un piccolo gioiello ricco di storia, tradizioni e cultura che dobbiamo salvaguardare. Poter visitare un borgo che conserva tutte le sue antiche caratteristiche a pochi chilometri dalla città capoluogo, rappresenta un unicum in Sardegna. Riteniamo che possieda i requisiti per entrare a far parte dell’associazione».
L’associazione “I borghi più belli d’Italia” è stata fondata nel 2001 con l’obiettivo di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani, la gran parte dei quali risulta emarginata dai flussi dei visitatori e dei turisti. Solo grazie alla promozione di questi piccoli centri si potrà combattere lo spopolamento e il loro conseguente degrado.