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Quartu, il Comune vieta i botti dal 30 dicembre al 6 gennaio

Petardo9ne

QUARTU. Niente botti a Quartu nella settimana di Capodanno. È quanto deciso dal Sindaco Graziano Milia e messo nero su bianco in un’ordinanza che intende tutelare la quiete pubblica, l’incolumità delle persone, in particolare anziani, bambini e altri soggetti cardiopatici, e preservare da conseguenze negative gli animali domestici. Il divieto di far esploder petardi e simili in tutte le aree pubbliche e private sarà valido tra le ore 23 del 30 dicembre p.v. e le ore 24 del 6 gennaio 2022.

Da diversi anni è ormai diffusa l’abitudine di celebrare le festività lanciando e facendo esplodere petardi di vario genere e altri giochi pirici. Nonostante gli stessi debbano sempre rispettare rigorosi standard costruttivi, trattandosi di materiali esplodenti esiste un oggettivo pericolo di provocare danni fisici, anche di rilevante entità, non solo in chi li maneggia, ma anche in coloro, persone, ma anche animali, che potrebbero essere fortuitamente colpiti.

È pertanto emersa la necessità di tutelare persone e animali dal disagio causato, contrastando i comportamenti prevaricanti, aggressivi e di sostanziale inciviltà determinati da tali esplosioni, che alimentano la percezione di disagio e il senso di insicurezza nei cittadini, lesi nel loro diritto alla salute e alla tranquillità, alla convivenza civile e all’incolumità pubblica, con la conseguenza di non riuscire a fruire liberamente degli spazi urbani.

Il dispositivo firmato dal sindaco Milia ordina quindi ai detentori di materiale pirotecnico non autorizzati all'attuazione di manifestazioni pirotecniche il divieto di far esplodere petardi e giochi pirici di qualunque genere nelle aree pubbliche e anche private quando producano conseguenze sugli spazi pubblici, a partire dalle 23 del 30 dicembre p.v. e sino alle ore 24 del 6 gennaio 2022.

Facendo seguito alle altre iniziative già messe in campo dall’Amministrazione comunale durante questo primo anno di mandato, quali l’istituzione del Garante degli animali, la campagna di microchippatura e poi quella di sterilizzazione gratuita dei cani, nonché il sostegno alla proposta di modifica alla legge quadro regionale in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo (n. 21/1994) per l’introduzione del divieto di detenzione di cani a catena, la stessa ordinanza consiglia una serie di misure di precauzione. Nel dettaglio si raccomanda:

  • l’aggiornamento alla banca dati del registro dell’anagrafe canina dei dati anagrafici dei proprietari, per facilitare il ricongiungimento del cane al proprietario in caso di smarrimento o investimento;
  • tenere gli animali il più lontano possibile dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi;
  • quando possibile non lasciare i cani in completa solitudine e rimuovere tutti gli oggetti che potrebbero provocare ferite nel caso di urto dell’animale in preda alla paura;
  • evitare di lasciarli all'aperto in quanto la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, quali ad esempio la fuga;
  • non tenerli legati alla catena o con collari non adatti o addirittura non consentiti perché potrebbero strangolarsi;
  • non lasciare i cani sul balcone perché il rumore è maggiore e potrebbero gettarsi nel vuoto;
  • dotarli di tutti gli elementi identificativi possibili in caso siano lasciati in giardino o all’aperto;
  • cercare di minimizzare l'effetto dei botti tenendo accese radio o tv, specie se gli animali sono soli;
  • prestare attenzione anche agli animali eventualmente in gabbia e non tenerli sui balconi;
  • nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgersi con anticipo al veterinario;
  • consultare comunque il veterinario in modo preventivo per ricevere consigli o cure adeguati.

La Polizia Locale e le Forze di Polizia dello Stato vigileranno per il rispetto del provvedimento. L'inosservanza degli obblighi e dei divieti previsti dall’ordinanza comporterà infatti l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da euro 25 a euro 500. Si ritiene comunque di estrema importanza la collaborazione attiva di tutti i cittadini, sulla base del senso di responsabilità individuale e di sensibilità collettiva, affinché ciascuno sia consapevole delle conseguenze che tali comportamenti possano avere sulla sicurezza di persone e animali.