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Concerto di Salmo, l’opposizione olbiese chiede le dimissioni del sindaco

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OLBIA. Undici consiglieri di Opposizione del Comune di Olbia chiedono le dimissioni del sindaco Settimo Nizzi o dell’assessore al Turismo Marco Balata, che avrebbe partecipato al concerto a sorpresa di Salmo (QUI LA NOTIZIA). “Alla luce di quanto emerso dai social e dalle dichiarazioni del sindaco riguardo al concerto improvvisato dal rapper olbiese, tutti noi consiglieri di minoranza riteniamo che esistano precise responsabilità in capo all’amministrazione cittadina che non ha saputo o voluto garantire la sicurezza e la salute di turisti e cittadini. Chiediamo pertanto che chi ha un ruolo istituzionale preposto alla salute dei cittadini, cioè il sindaco Settimo Nizzi, rassegni le sue dimissioni in quanto riteniamo non potesse non essere a conoscenza dell’evento e una volta appreso, come il pubblico presente, non ha attuato le contromisure necessarie”, si legge nel documento firmato da undici consiglieri.

“Qualora l’assessore al Turismo Marco Balata, presente all’evento, avesse avallato il tutto tenendolo nascosto al sindaco, quest’ultimo ne chieda le dimissioni”.

“In ogni caso – prosegue la nota – protocolleremo una mozione di sfiducia ai sensi del regolamento del consiglio comunale, indirizzata alla giunta di cui il sindaco è a capo. Gli artisti hanno il loro modo di manifestare dissenso verso le regole che reputano sbagliate, ma gli amministratori hanno il dovere di rispettare e far rispettare la legge, soprattutto quando riguarda la pubblica salute”.

Balata ha pubblicato sui social una foto che ritrae la figlia insieme al rapper Salmo il giorno del concerto. 

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La nota è firmata da i seguenti consiglieri: Amedeo Bacciu (Coalizione Civica e Democratica), Davide Bacciu (Lista Civica Progetto Olbia), Tiziana Biscu (Liberi), Giorgio Corrias (Olbia democratica), Patrizia Desole (Coalizione Civica e Democratica), Roberto Ferinaio (M5S), Antonio Loriga (Coalizione Civica e Democratica), Gaspare Piccinnu (Coalizione Civica e Democratica), Maria Teresa Piccinnu (M5S), Marco Piro (Liberi) e Ivana Russu (Coalizione Civica e Democratica).