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L’Agenzia delle Entrate lascia anche Carbonia: “Decisione preoccupante”

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CARBONIA. L’Agenzia delle Entrate annuncia di voler chiudere, allo stesso modo di quelli di Alghero e Isili (QUI LA NOTIZIA), anche gli sportelli decentrati di Carbonia.

"Una decisione che preoccupa e lascia perplessi, e allo stesso tempo conferma un disegno politico ben preciso, poiché si inserisce in quella deleteria tendenza che oramai da molto tempo attraversa il nostro territorio e provoca il depotenziamento progressivo e generalizzato dei servizi", lo scrive in una nota il consigliere regionale sardista Fabio Usai.

"In particolare sul fronte delloS Stato centrale che progressivamente, nel tempo, si è disimpegnato dalla città di Carbonia e dal Sulcis Iglesiente: indebolendo e smantellando importanti presidi. L’Agenzia delle Entrate è, a pieno titolo, uno di essi.

Questo atteggiamento menefreghista e superficiale dello Stato, peraltro riscontrato anche in diversi altri ambiti come quelli economico-produttivi (vedasi Polo Industriale di Portovesme), è una concausa reale della gravissime crisi sociale-demografica del nostro territorio. Dove le uniche opportunità rimaste per migliaia di giovani sono quelle dell’assistenzialismo fine a se stesso o dell’emigrazione.

Colgo, perciò, con positività l’appello degli amministratori e delle parti sociali a fare fronte comune per scongiurare questa e altre analoghe nefaste decisioni. 

A esso voglio aggiungere il mio personale invito ai numerosi Parlamentari eletti in Sardegna (alcuni coi voti del nostro collegio), la maggioranza dei quali impegnata nel sostegno all’attuale Governo Draghi, affinché diano un segno tangibile della propria intraprendenza e si uniscano a questa sacrosanta rivendicazione.

Soprattutto i deputati e senatori hanno, infatti, per ovvi motivi, la possibilità di interagire direttamente con il Governo nazionale e chiedere un energico intervento al Ministro titolare della materia, teso a scongiurare l’ennesimo smantellamento di importanti servizi nel nostro territorio e a garantirgli una maggiore attenzione.

Nondimeno, come sempre, per tutto ciò che potrò fare, mi attiverò in ambito regionale per intraprendere e sostenere qualsiasi iniziativa utile per modificare questa situazione. E se fosse necessario, anche per andare direttamente a Roma dove vengono concepite queste scellerate decisioni".