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Natalina, 92 anni, e quell'abbraccio atteso per un anno nella casa di riposo di Cagliari

CAGLIARI. Calore, sostegno, vicinanza: ecco cosa  è mancato agli anziani ospiti delle case di riposo messe a dura prova dalla pandemia. E talvolta può anche far emozionare, tanto da far scendere le lacrime. C’è chi ha subito anche un ricovero a causa del covid a 101 anni. Come è successo ad Anna Boi,  che vive nella casa di riposo comunale di Terramaini,a Cagliari.  Da oggi può riabbracciare suo figlio che ha visto solo dalla finestra per il suo compleanno. “La verità è che ho lottato”, ha detto la signora Boi aggiungendo che non ha avuto paura. “È stata tipo un’influenza, per un periodo ho avuto un po’ di febbre”.

Ma il virus non è ancora sconfitto, per questo oggi, nella struttura di via Valerio Pisano a Pirri, è stata inaugurata la stanza degli abbracci donata dal Rotary Cagliari Nord.

Natalina Vistosu, per un abbraccio ricevuto dopo circa un anno e mezzo, si è commossa. Ha 92 anni, e le sue lacrime rigano il suo viso, ricorda anche i mesi in cui, a causa del covid che dilagava anche nella struttura, non potevano lasciare la loro stanza.

“Non siamo potuti uscire, mi è piaciuto molto ricevere un abbraccio, lo aspettavo, ho chiamato tre volte mio figlio per dirgli che c’è questo nuovo metodo per abbracciarsi”.

Per Viviana Lantini, assessore alle Politiche sociali, che ha voluto ricordare gli ospiti che non sono riusciti a superare la malattia e oggi non ci sono più, “si tratta quasi di un ritorno alla normalità. Questo gonfiabile permette di poter ricevere un abbraccio, importante soprattutto per le persone fragili come quelle che ci sono in questa struttura”.