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A Nuoro parte “La bacheca del riuso”: servizio online per la raccolta rifiuti

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NUORO. La società di raccolta rifiuti “È-comune” di Nuoro potenzia i servizi con “La bacheca del riuso”. Si tratta di una piattaforma digitale di inserzioni gratuite, che sarà attiva da domani, attraverso cui i cittadini residenti nel Comune possono mettere in vetrina tutto ciò che non usano più e, anziché gettarlo, pensano possa tornare utile ad altre persone. 

Si tratta di un servizio aggiuntivo di Junker, l’app scaricabile dal sito web della società per le informazioni sul corretto smaltimento dei rifiuti. Lo scopo dell’amministrazione è quello di promuovere uno dei presupposti base della cosiddetta economia circolare, ossia il riuso di oggetti ancora funzionanti o in buono stato: dagli elettrodomestici al mobilio, dai capi d’abbigliamento agli articoli per l’infanzia come passeggini o seggiolini. Qualsiasi cosa che i proprietari ritengono possa avere una “seconda vita”.

Dopo l’accesso all’app, i cittadini potranno creare la loro inserzione dove dovranno pubblicare una o più foto, fornire una breve descrizione del prodotto, comunicare le modalità di consegna e specificare se intendono regalarlo o prestarlo, mentre è vietata ogni tipo di transazione economica. Prima di essere visibile agli altri utenti l’inserzione sarà controllata da un moderatore, il quale verificherà che l’annuncio sia leggibile, non contenga illeciti e rispetti le regole di utilizzo del servizio.

“Tra le buone pratiche per arrivare a produrre sempre meno rifiuti – commenta l’assessora all’Igiene urbana Valeria Romagna - il riutilizzo degli oggetti è inserita tra le principali. Con ‘La bacheca del riuso’ vogliamo mettere a disposizione dei cittadini un’alternativa per liberarsi di oggetti ancora utilizzabili che a loro non servono più e che fino ad oggi, magari solo per mancanza di spazio in casa, avrebbero conferito all’ecocentro. L’amministrazione – continua Romagna – è impegnata a raggiungere il traguardo dei rifiuti-zero e sfrutteremo ogni strumento utile per mettere in condizione gli utenti a produrne sempre di meno”.