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Vendita di granite vietata in spiaggia, il Comune di Arzachena vince la causa

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ARZACHENA. Il Giudice di Pace di La Maddalena ha accolto tutte le tesi difensive esposte dall’avvocato del Comune di Arzachena, Giosuè Seghezzi, nelle sette cause instaurate nel 2018 dalla società Sea and Sun che aveva impugnato i verbali e i sequestri effettuati nel corso dello stesso anno dalla Polizia Municipale in merito alla vendita di granite lungo le spiagge di La Celvia, Mannena, Liscia Ruja, Baja Sardinia, Capriccioli ricadenti nel territorio comunale di Arzachena, e confermando quanto disposto con ordinanza del sindaco Roberto Ragnedda sul divieto di svolgere commercio itinerante sui litorali.

La tesi difensiva degli avvocati della società che sosteneva l’esercizio del solo servizio di food delivery, ovvero di consegna per corrispondenza ai bagnanti, non è stata accolta dal giudice che conferma, invece, l’esercizio illegittimo di attività commerciale senza l’autorizzazione prevista dall’articolo 68 del Codice della navigazione, e in disaccordo con l’ordinanza numero 51 del 28 giugno 2018 con cui il primo cittadino ha vietato il commercio itinerante a garanzia della sicurezza, dell’ordine pubblico sul demanio e la tutela dell’ambiente.

L’amministrazione comunale di Arzachena, fin dal suo insediamento, ha puntato sulle politiche tese alla salvaguardia dei litorali e al contrasto del commercio abusivo. Un fenomeno difficile da arginare lungo gli 88 chilometri della fascia costiera di Arzachena che, ogni estate, vengono presi d’assalto da venditori ambulanti. Il sindaco Roberto Ragnedda, con l’ordinanza numero 51 del 28 giugno 2018, ha ribadito la necessità di limitare le attività sul demanio che arrecano disturbo e mettono a rischio la sicurezza, l’igiene e la corretta fruizione dei litorali e favoriscono l’abbandono di plastica e altri rifiuti.

Ad aprile 2019, le azioni in questa direzione sono proseguite con la firma di due ordinanze con cui il sindaco vieta l’utilizzo della plastica monouso lungo tutte le spiagge: dal golfo di Cannigione, passando per Baja Sardinia, Porto Cervo e la Costa Smeralda.