BITTI. “Dopo anni di lavoro incessante e confronti costanti fra l’amministrazione comunale, i nostri uffici competenti e le istituzioni regionali e nazionali siamo arrivati alla messa a bando della progettazione sugli interventi di mitigazione per rischio idrogeologico riguardanti il territorio di Bitti. Non è stato facile, ma possiamo dire di aver fatto un passo decisivo per l’avvio di una serie di lavori particolarmente importanti non solo sul piano locale, ma che potranno assumere rilevanza anche sull’intero contesto regionale”. Lo ha dichiarato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, nel commentare la pubblicazione del bando di progettazione da 2.863.598,76 euro a cui potranno partecipare i migliori tecnici di tutta l’Unione europea.
Questa prima fase di intervento prevede un piano di investimento di circa 20milioni di euro tra lavori effettivi da realizzare da parte delle imprese, progettazioni e oneri vari. La disponibilità finanziaria, in buona parte di provenienza regionale attraverso il fondo del mutuo infrastrutture, gode di una integrazione di circa 4milioni di risorse nazionali. L’operazione prevista a Bitti, e inserita nel programma di interventi regionali sull’infrastrutturazione dei territori, sarà il cantiere pubblico più importante dell’intera provincia di Nuoro. Soggetto appaltante è la Sogesid Spa, società di ingegneria “in house providing” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il suo capitale sociale, interamente pubblico, è detenuto al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa prima tranche di attività che interesserà il centro barbaricino fa parte di un piano d’azione più allargato di messa in sicurezza dell’intero centro abitato e delle campagne limitrofe con un impegno di spesa generale che supererà i 60milioni di euro e su cui sarà necessario lavorare per il reperimento delle risorse ancora mancanti.
“Dopo i dolorosi fatti del 2013, quando il ciclone Cleopatra mise in ginocchio la nostra comunità – ha osservato Ciccolini –, abbiamo capito che per mettere in sicurezza le persone e le cose era necessario un intervento straordinario che rivoluzionasse completamente la gestione delle acque nel centro abitato e nell’agro circostante. La ferita più grande di quel tragico novembre di sette anni fa rimane la scomparsa del caro compaesano Giovanni Farre: un dolore che ha unito l’intero paese a una famiglia perbene e ben voluta da tutti. La strada da fare affinché disgrazie umane e danni materiali simili non accadano più è ancora tanta, ma dalle parole siamo pian piano passati ai fatti e questo è il modo migliore per ripartire con tenacia e decisione. Sul piano meramente più pratico – ha concluso il sindaco – con questi lavori ci troveremo di fronte a una grande opportunità occupazionale per le maestranze e le aziende di settore locali, ma anche a una crescita professionale dei tecnici del territorio che avranno l’occasione di confrontarsi con idee e modalità di intervento altamente innovative”.
La palla è adesso in mano ai tecnici, ingegneri e architetti, che dovranno presentare i propri progetti entro le ore 13 del prossimo 26 ottobre.
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