ORISTANO. Lo spazio giovani del comune di Oristano anche durante l’emergenza coronavirus continua a garantire l’attività. Skype, whatsapp, videochiamate e più in generale il web, attraverso smatrphone, computer e tablet, sono gli strumenti attraverso i quali gli operatori del Centro garantiscono i servizi agli iscritti. Numerose le attività avviate: dallo spazio compiti agli incontri sul web, da sessioni di allenamento a incontri educativi su vari temi fino a consulenze specifiche per le famiglie.
“Un ricco ventaglio di servizi che in questo momento possono essere di grande aiuto ai giovani che non hanno modo di svolgere le loro attività abituali", osserva l’assessore alle Politiche giovanili Maria Bonaria Zedda, "Da un sostegno al supporto allo studio a una diversa forma di socializzazione per curare le amicizie e i rapporti già instaurati attraverso la partecipazione alle attività del Centro. Cambiano le modalità, ma l’offerta dello spazio giovani prosegue anche in queste settimane”.
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 uno spazio virtuale è dedicato al supporto allo studio, all’esecuzione delle consegne scolastiche e all’apprendimento delle metodologie di studio efficaci.
Il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16:30 alle 17:30 uno spazio virtuale viene messo a disposizione degli iscritti per facilitare la libera comunicazione (ascolto, incontro, riflessione, comprensione) e l'aggregazione. In collegamento con un educatore saranno trattati temi d’interesse giovanile legati al cambiamento dello stile di vita e del tempo libero in relazione all’attuale situazione epidemiologica.
Ogni martedì poi alle 17 condivisione di contenuti multimediali (video e immagini) e suggerimenti per eseguire sessioni di allenamento individuali domestiche.
Il giovedì alle 17 visione di materiali multimediali dai contenuti educativi quali: valori sociali, ecologia, sana alimentazione, ciclofficina, riciclo creativo.
Ogni giovedì alle 18 on line uno spazio d’ascolto attraverso il quale i genitori possono confrontarsi con l’educatore su dubbi e perplessità che i propri figli stanno affrontando dovendo rimanere confinati in casa per tutta la durata del periodo di quarantena.