CAGLIARI. Il fuoco della passione al ritmo sincopato del tango argentino, tra note seducenti e una sottile e struggente malinconia, per un duplice appuntamento con il Novafonic Quartet sotto le insegne di In-Itinere 2018 – il progetto musicale a cura dell'Accademia Musicale Bernardo De Muro, con la direzione artistica di Fabrizio Ruggero – domani (lunedì 6 agosto) alle 21.30 in piazza TavolaraaPorto San Paolo (di fronte all'Isola di Tavolara) con il patrocinio e il sostegno del Comune di Loiri Porto San Paolo emartedì 7 agosto alle 22in piazzetta dei Pini a Baja Sardinia nell'ambito dell'Arzachena Summer Festival 2018 organizzato dal Comune di Arzachena e fortemente voluto dalla Delegata alla Cultura, l'architetta Valentina Geromino -nel cartellone diIN–ITINERE 2018 - Festival 7 Not(t)e.
Sotto i riflettori l'affiatato ensemble - “votato” alla poetica e alle molteplici sfaccettature di quel «pensiero triste che si balla» secondo la celebre definizione di Enrique Santos Discepolo - formato da quattro straordinari interpreti quali il compositore e bandoneonista Fabio Furia, il violinista Gianmaria Melis (primo violino di spalla dell'Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, nonché brillante concertista e apprezzato solista), l'eclettico pianista Marcello Melis e il contrabbassista Giovanni Chiaramonte (professore d'orchestra del Teatro Lirico di Cagliari con all'attivo un'intensa carriera concertistica).
Il Novafonic Quartet nasce dall'incontro e dal fecondo sodalizio tra musicisti di formazione classica, capaci di fondere la maestria tecnica e la sperimentazione di nuove forme e nuovi linguaggi, e ancora l'eleganza e la complessità della tradizione “colta” e l'immediatezza e freschezza della musica “popolare” in un'estetica contemporanea, dove una matrice jazzistica si sposa alle suggestioni e sollecitazioni del tango nuevo.
Il frutto di questa felice alchimia caratterizza un duplice concerto avvincente e emozionante, sulle tracce di artisti innovativi e “rivoluzionari” come Astor Piazzolla, che trasfigurò le sonorità meticce del ballo nato per le vie di Buenos Aires in mirabili partiture in cui lo spirito del tango argentino vibra – e fa vibrare le corde del cuore – fino all'ultima nota, con insoliti e “arditi” accostamenti tra storici capolavori e composizioni originali.
Il programma si apre con gli accenti moderni di “Resolzas” dello stesso Fabio Furia, che firma anche “Nues” e un seducente “Vals Jazz”, preludio all'inconfondibile cifra di Astor Piazzola con il celeberrimo e vertiginoso “Escualo”, poi altri “pezzi classici”, da “Nostálgico” del poliedrico bandoneonista, pianista, compositore e arrangiatore originato de La Pampa Julián Plaza e “La Bordona” - forse il brano più famoso dell'argentino Emilio Balcarce (al secolo Emilio Juan Sitano), violinista, bandoneonista e direttore d'orchestra nonché compositore – scomparso nel 2011, di cui quest'anno ricorrono i 100 anni dalla nascita.
Finale nel segno di Astor Piazzolla – profondo innovatore del tango e musicista d'avanguardia – con il virtuosistici passaggi di “Tristezas de un doble A” e l'evocativa e incalzante partitura di “Fuga y misterio”, lo struggente “Adios Nonino” e per finire il pathos e l'inquietudine dell'ammaliante “La muerte del Angel”.
Viaggio sul filo delle note e delle emozioni del popolare ballo urbano che riflette l'intensità dei sentimenti, la nostalgia e il desiderio, ma anche il vuoto e il senso di smarrimento, in un parola il caos e le contraddizioni dell'esistenza umana – nel segno della bellezza, per un nuovo duplice appuntamento in musica - tra classica, tango e jazz - firmato Accademia Musicale Bernardo De Muro – nell'ambito del progetto “In-Itinere” pensato per ritrovare il piacere dell'ascolto di pagine rare e pezzi celeberrimi in teatri e spazi en plein air nell'estate in Gallura e nell'Isola.
«Quattro strumenti, quattro voci e una comune visione che guarda alla contemporaneità della musica, ricercando il confronto e l’interazione tra i generi e gli stili»: è questa in estrema sintesi l'essenza del progetto artistico del Novafonic Quartet che «propone un linguaggio musicale nuovo e polifonico, saldamente fondato sul rigore delle forme compositive classiche, ma nel contempo proiettato verso il futuro attraverso nuove idee musicali».
Un repertorio insolito e variegato, per i quattro artisti che associalo rigore e virtuosismo con il gusto per la sperimentazione: «il risultato è un dialogo tra strumenti in una chiave di lettura moderna ed attuale, che affianca alle composizioni originali inediti arrangiamenti di alcuni tra i maggiori capolavori musicali del panorama internazionale, reinterpretati con grande sensibilità e libertà d’invenzione».
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