CAGLIARI. Si intitola "Realtà" l'opera che lo street artist Manu Invisible ha voluto regalare alla città a conclusione del laboratorio svolto con 300 studenti durane la Settimana di Prevenzione del Gioco d'Azzardo patologico.
Il murale è stato inaugurato questa mattina alla presenza della Dott.ssa Graziella Boi, Direttore del Dipartimento di Salute mentale DSMD- Zona Sud e del Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcool e Gioco d’Azzardo Patologico della ASL di Cagliari, dal Direttore della ASL Marcello Tidore, dell'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, dell'assessore comunale dall'Assessora agli Affari generali, istruzione, politiche universitarie, politiche giovanili e pari opportunità.
L'opera, realizzata con smalto e spray su una parete di 140 mq, è stata realizzata nel mese di ottobre e "racconta come la realtà non sempre ci appare come è veramente, essa si cela continuamente dietro le luci oltre i colori di una slot machine, dietro il movimento circolare e i suoni che ipnotizzano", come recita la targa al lato a firma di Manu Invisible.
"I nostri servizi stanno vendendo i genitori sempre più preoccupati perché vedono i loro ragazzi più chiusi in camera con il telefono in mano, che anziché studiare stanno ore o ore su internet, con la stessa compulsività con cui si usano le sostanze - ha spiegato Graziella Boi -. Certi atteggiamenti sono sempre più associati all'uso e consumo di alcol, anche in solitudine e al gioco d'azzardo patologico. il periodo del lockdown ha favorito l'uso del social, e non sempre è stato un fatto positivo: per questo vorremmo aprire un ambulatorio dedicato esclusivamente ai minori per tutti i comportamento patologici, dall'uso delle sostanze alla ludopatia. Questa opera è la sintesi di una settimana di sensibilizzazione e formazione che volgiamo regalare alla città, la conclusione di questo importante lavoro".
L'iniziativa, che si è svolta dal 3 all’8 ottobre in diversi centri della Sardegna (a Cagliari presso il Palazzo dei Congressi della Fiera della Sardegna dal 3 all’8, a Sassari il 6 e 7 e ad Olbia il 4 e 6 ottobre) per ricordare a tutti quanto sia importante “Non giocarsi la vita!”, è stata organizzata dal Dipartimento di Salute mentale DSMD- Zona Sud e dal Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcool e Gioco d’Azzardo Patologico della ASL di Cagliari con il supporto di ARES Sardegna e il patrocinio del Comune di Cagliari, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di via Stoccolma a Cagliari e l’Istituto comprensivo di Pirri 1 e 2. Ogni giorno, per una settimana, gli studenti di tutto il territorio regionale sono stati coinvolti in laboratori di street art, spettacoli sul gioco d’azzardo patologico, laboratori didattico-musicali e incontri con psicologi ed esperti del settore.
Le attività proposte all’interno dell’evento, che hanno coinvolto 350 operatori sanitari e 3000 studenti afferenti a circa 50 Istituti Superiori di primo e secondo grado di tutta la Sardegna, sono state organizzate nell’arco dell’intera settimana in diverse fasce orarie in modo da favorire la più ampia partecipazione dei ragazzi e delle ragazze.
- Redazione