CARBONIA. Il grande cinema torna in Sardegna con "How to film the world”, seconda edizione, da giovedì 10 a domenica 13 ottobre a Carbonia. La manifestazione nata dall'esperienza del Carbonia Film Festival che mira alla formazione è già un punto di riferimento per tutti i giovani appassionati della settima arte.
“La formazione è fondamentale” commenta Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria e della Fabbrica del Cinema di Carbonia “anche perché si agita sul solco delle attività che da sempre il Centro Servizi Culturali di Carbonia ha curato con le scuole di ogni ordine e grado sin dagli anni ‘80 e che rimanda a una serie di esperienze produttive”.
Il programma prevede un totale di 16 incontri a ingresso libero, e coinvolgimenti a differenti livelli con un totale di 13 ospiti dall’Italia e dal mondo tra autori, montatori, musicisti, scrittori e addetti ai lavori. Dalle masterclass che caratterizzeranno questa edizione - a cui parteciperanno i 18 giovani dal Sulcis, provenienti dalla Sardegna e dall'Italia, selezionati dal bando Carbonia Cinema Giovani - agli appuntamenti con le attività di formazione per le scuole superiori (di Carbonia e di Sant'Antioco) e una media inferiore che lavorerà per un laboratorio di serigrafia insieme all'artista Alberto Marci, ospite protagonista del festival.
La kermesse, sotto la direzione artistica di Francesco Giai Via, critico cinematografico e operatore culturale, si diramerà tra il centro della città sulcitana, al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma, dove il pubblico avrà la possibilità di dialogare con i registi ospiti, e l’interno della Fabbrica del Cinema dove sarà ospitata la mostra di Alberto Marci, il cui taglio del nastro sarà giovedì 11 ottobre alle 18.
“How to film the world” è anche buona musica: tra i nomi si legge Godblesscomputers, ovvero Lorenzo Nadalin, beat maker, producer, e dj con tre dischi all'attivo in cui si fondono hip hop, black music, ed elettronica d'autore. Si esibirà sabato 12 ottobre alle 23 al Gsg Concept Store di Carbonia. Un altro ospite che farà parte degli "Aperitivi sonori" sarà Bob Corn, figura seminale della scena indipendente italiana, cantautore folk che dall’Emilia ha portato la sua musica per tutta Europa e per gli States, con la sua piccola chitarra e con le sue grandi storie. Il live sarà sabato 12 alle 19 al Nuovo Caffè del Portico.
Il primo appuntamento con le proiezioni sarà venerdì 11 ottobre, a partire dalle 21, con “The Day I lost My Shadow” della regista siriana Saudade Kaadan, lungometraggio che racconta la guerra in Siria attraverso un punto di vista privato, in cui emerge come il conflitto porti le persone a perdere la propria ombra.
Prosegue una quattro giorni di eventi, tra gli ospiti, oltre Kaadan, arriverà per la prima volta nell’isola il regista Phaim Bhuiyan, nato e cresciuto a Roma da genitori bengalesi, il suo film "Bangla" è diventato caso cinematografico dell'anno in Italia.
L’obiettivo del festival è il racconto del contemporaneo, tanto nella scelta dei temi - lavoro e migrazioni - quanto nell’attenzione dedicata alle nuove forme del cinema di finzione e documentario. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, la kermesse diventa anche un’occasione di promozione del territorio. È infatti in programma un’importante attività di location scouting che vedrà coinvolti i professionisti ospiti di “How to Film the World”, i quali andranno alla scoperta dei tesori paesaggistici, per stimolare e invogliare l’industria cinematografica ad ambientare le proprie produzioni nel Sud-Ovest della Sardegna.