CAGLIARI. Dall’Auditorium del Conservatorio ecco un momento dell’atteso spettacolo firmato da Hervé Koubi, coreografo franco-algerino nominato nel 2000 Chevalier des Arts et des Lettres a seguito del successo delle sue creazioni in tutto il mondo.
Il suo lavoro rompe molti schemi. I suoi danzatori sono muscolosi ginnasti e acrobati in grado di compiere evoluzioni spettacolari, danzando energicamente in una contaminazione continua tra arti marziali orientali, ritmi mistici dervisci, accenni di breakdance e capoeira, uniti tutti in una danza tribale che coinvolge il pubblico evocando riti arcaici e primigeni.
I danzatori di queste splendide "Notti barbare o dei primi mattini del mondo", questo il titolo dello spettacolo, si muovono su un palcoscenico scarno sotto la luce bianca del proscenio, ammaliando gli spettatori con il loro frenetico ritmo asincrono. 15 ballerini a torso nudo danzano dall'inizio alla fine, senza sosta, avvolti da una musica altrettanto coinvolgente e in grado di unire la tradizione algerina alle note di Mozart e all'epica Wagneriana, spingendosi in una ricerca musicale che, nel nome di un compositore come Gabriel Fauré, sempre in forte anticipo rispetto il sentire sonoro del suo tempo, onora la sperimentazione moderna fondendo echi di concrete musique e rumorismo futurista con le sonorità atonali della più recente "glitch electronic".
Uno spettacolo da non perdere quindi, che resterà in cartellone a Cagliari, oltre a sabato 16, anche domenica 17 febbraio. Un evento in grado di arricchire ancor di più questa importante rassegna di Danza proposta in Sardegna dal CeDAC.