L'intervista all'infettivologo Giovanni Sotgiu
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CAGLIARI. "In questo periodo è stato registrato un elevato numero di casi di virus influenzali (variante K) che si caratterizza per la facilità nella trasmissione. È fondamentale che tutti coloro che possono vaccinarsi lo facciano ed è importante non sottovalutare perché questi virus che non sono mai banali ma pericolosi nei soggetti fragili". A parlare è l'infettivologo Giovanni Sotgiu, unico sardo membro del Consiglio Superiore di Sanità, che fa il punto sulle infezioni respiratorie che in queste settimane stanno costringendo a letto tanti sardi. Secondo i recenti dati del sistema di sorveglianza dell’istituto superiore di sanità la Sardegna è tra le regioni più colpite dal virus dell’influenza in proporzione.
"Stiamo assistendo a un incremento del numero di casi di infezioni respiratorie, che sono sostenute da diversi virus, tra questi menzioniamo i virus influenzali, virus parainfluenzali, i rinovirus, coronavirus stagionali, il virus della pandemia Covid-19 e il virus respiratorio sinciziale", fa sapere Sotgiu, "Queste forme mai banali possono risultare particolarmente gravi in soggetti piccoli, in età 0-4 anni, così come in soggetti anziani, ultra 65 anni, ultra 85 anni, soprattutto nel momento in cui hanno delle concomitanti malattie croniche, cardiocircolatorie, respiratorie, metaboliche, come ad esempio il diabete".
Tanti casi, quindi, ma il picco non è stato ancora raggiunto. "Verosimilmente sarà registrato durante o immediatamente dopo le festività alla luce degli elevati contatti sociali durante le feste natalizie. Bisogna sottolineare come questi virus si trasmettono per via respiratoria, per cui gli elevati contatti in ambienti confinati possono favorire, in presenza di soggetti con malattia e quindi contagiosi, la rapida diffusione dei virus a un numero elevato di soggetti".












