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CAGLIARI. La Consulta salva Alessandra Todde e dichiara la decadenza "illegittima". È tutto scritto nella sentenza numero 148, pubblicata oggi, che va contro le decisioni del Collegio di garanzia elettorale che aveva chiesto la decadenza della consigliera e presidente della Regione, fatto che avrebbe portato a nuove elezioni.
"Non spettava allo Stato e, per esso, al Collegio regionale di garanzia elettorale istituito presso la Corte d’appello di Cagliari - si legge nella sentenza - di affermare, nella motivazione della ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, che "si impone la decadenza dalla carica del candidato eletto" e, per l’effetto, di disporre "la trasmissione della presente ordinanza/ingiunzione al Presidente del Consiglio Regionale per quanto di Sua competenza in ordine all’adozione del provvedimento di decadenza di Todde Alessandra dalla carica di Presidente della Regione Sardegna". Per i giudici, il collegio regionale avrebbe "esorbitato dai propri poteri pronunciandosi sulla decadenza".
La Corte ha osservato che le "pur gravi fattispecie contestate alla Presidente eletta (tra le quali, la mancata nomina di un «mandatario elettorale» e la produzione una dichiarazione sulle spese sostenute, con relativo rendiconto, caratterizzata da diverse non conformità rispetto alle previsioni di legge) non sono riconducibili a quelle che, in modo esplicito, la legge numero 515 del 1993 ha selezionato come ipotesi di ineleggibilità e, quindi, di decadenza".
La Consulta ha anche precisato che rimane impregiudicata la questione relativa alla possibilità di riqualificazione dei fatti, che è rimessa al giudice civile, competente per il giudizio di opposizione all’ordinanza-ingiunzione. Nel caso di specie, l’ordinanza-ingiunzione impugnata, ora da intendersi depurata dal contenuto che ridondava in turbativa dell’autonomia regionale costituzionalmente protetta, ha formato oggetto del giudizio civile promosso dalla dottoressa Todde dinanzi al Tribunale di Cagliari, che ha confermato quindi la sanzione pecuniaria.
Con un'altra sentenza la Corte Costituzionale ha invece dichiarato "inammissibile" il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Regione sulla sentenza del Tribunale ordinario di Cagliari che aveva rigettato il ricorso di Todde. "Questa - si legge - è stata pronunciata unicamente nei confronti delle due parti ivi intervenute (Alessandra Todde, personalmente, in quanto destinataria delle sanzioni; il Collegio di garanzia, in quanto autorità che ha emesso l’atto) e non anche nei confronti della Regione Sardegna, rimasta estranea al giudizio. Le affermazioni compiute dal giudice nella sentenza, secondo le quali il Consiglio regionale non potrebbe sindacare l’accertamento sui fatti compiuto dall’organo di controllo, non sono pertanto vincolanti per la Regione, che non si è mai ancora formalmente pronunciata sulla vicenda".