CAGLIARI. È cominciata intorno alle 18 di oggi in piazza Ravet a Cagliari la manifestazione di respiro nazionale di solidarietà per la Palestina. Organizzata dalla Cgil, sono centinaia i presenti, oltre ai sindacalisti, tra cittadini e attivisti, che hanno preso parte alla mobilitazione.
Durante l'evento è stata esposta la bandiera palestinese nella balconata del Bastione di Saint Remy, tra le scalinate. Al centro della manifestazione l'urgenza di porre l'attenzione sulle negazioni dei diritti umanitari che governo ed esercito israeliano stanno compiendo a Gaza e in Cisgiordania. "Ciò che sta avvenendo a Gaza non è più tollerabile. Siamo in presenza di massacri di donne, uomini e bambini, che vengono eliminati per un progetto quasi di pulizia etnica da parte del governo israeliano nei confronti della popolazione della striscia di Gaza e della città", ha detto il segretario regionale della Cgil Fausto Durante.
Trai punti toccati durante la manifestazione di questo pomeriggio anche la Global Sumud Flotilla, la più grande missione marittima civile organizzata, che ha l'obiettivo di rompere l'assedio navale di Gaza per far entrare i beni di prima necessità. Solidarietà espressa a Marco Loi, cittadino villaputzese, che il 1 settembre e salpato per prendere parte alla spedizione marittima. "Noi abbiamo espresso grande solidarietà e ammirazione che Marco e tutti gli altri attivisti stanno mettendo a favore di questa causa. Si tratta di un impregno sociale e civile di primaria importanza", spiega Durante.
"Sicuramente ogni iniziativa che contribuisce a fermare questo genocidio e alleviare ogni dolore della popolazione palestinese stremata e assediata da vent'anni ben venga e ben venga anche la flottilla", dice il presidente dell'associazione Amicizia Sardegna Palestina, Fawzi Ismail.
Il messaggio dei manifestanti è chiaro e diretto: la Palestina non è un popolo solo. "Basta indifferenza, salviamo la popolazione civile, riconosciamo lo stato della Palestina e troviamo soluzioni ai problemi del Medioriente", afferma Durante.
"Non ci stancheremo mai di scendere in piazza con tutta la gente per dire basta a questo genocidio e per portare avanti la lotta del popolo per fermare tutti gli aiuti dei governi
occidentali a Israele", fa sapere Ismail.