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ORISTANO. I genitori di una giovane paziente hanno aggredito verbalmente e fisicamente un medico al pronto soccorso del San Martino di Oristano. L'episodio risale allo scorso venerdì ma è stato reso noto solo oggi dall'Asl: "Un gesto gravissimo e un intollerabile segno di inciviltà, che condanniamo con fermezza e che rendiamo noto proprio per porre l'accento sull'escalation di violenza che sta investendo gli operatori sanitari, i quali sono al lavoro per tutelare la salute stessa di chi li aggredisce", afferma il Commissario straordinario della Asl di Oristano Federico Argiolas. Già qualche settimana fa si era registrata un'altra aggressione ai danni degli operatori del reparto di Psichiatria.
Stavolta invece i protagonisti sono una coppia di genitori che ha accompagnato la propria figlia al Pronto Soccorso del San Martino. Dopo il triage, con l'assegnazione di un codice verde alla giovane paziente, la famiglia è stata inviata al reparto di Pediatria. Qui il personale ha spiegato alla famiglia che il medico di turno era impegnato in un caso particolarmente urgente e complicato, per cui la visita – che in quanto codice verde non era urgente - avrebbe richiesto una certa attesa. Quando il medico si è liberato, si è recato nella sala d'attesa dove i familiari hanno inveito contro il personale della Pediatria per l'attesa e all'invito da parte del medico di accomodarsi nell'ambulatorio per procedere alla visita, non solo si sono rifiutati, ma hanno spintonato il dottore e hanno abbandonato il reparto senza peraltro sottoporre la piccola al controllo.
"Nell'esprimere la nostra solidarietà al medico che ha subito l'aggressione e al personale infermieristico della Pediatria a cui sono state rivolte le offese verbali – afferma il commissario Federico Argiolas – invitiamo i pazienti e i loro familiari a mantenere sempre un atteggiamento rispettoso nei confronti degli operatori sanitari, che nell'affrontare un lavoro impegnativo, faticoso e delicato necessitano di un clima di serenità che permette di costruire il rapporto di fiducia con il paziente ed è alla base di qualsiasi percorso di cura. Ricordiamo che i suggerimenti per migliorare l'assistenza o anche le vere e proprie segnalazioni di disservizi devono essere sempre fatte in modi civili e, possibilmente, formalizzate con le segnalazioni all'Urp (Ufficio relazioni con il pubblico), per essere prese in carico da personale dedicato".
“Siamo profondamente rammaricati per l’accaduto, anche perché il nostro è un reparto in cui l’accoglienza e l’attenzione alla componente emotiva dei bambini e delle loro famiglie sono particolarmente curati – dichiara la direttrice del reparto di Pediatria Enrica Paderi - Il nostro personale, che si spende quotidianamente per garantire la salute dei nostri piccoli pazienti, in questo periodo a causa della carenza di pediatri di libera scelta sul territorio è costretto spesso a garantire anche l’assistenza pediatrica di base, con un carico di lavoro ancora più gravoso e con tempi di attesa ovviamente più lunghi. Noi ci adoperiamo ogni giorno per dare un servizio di qualità ai bambini e sappiamo valutare, naturalmente, quali sono le priorità nel caso in cui si presentino più casi in contemporanea – conclude la dottoressa Paderi –. Chiediamo ai nostri utenti fiducia e comprensione in caso di attese prolungate, perché solo in un ambiente sereno possiamo lavorare al meglio, nell’interesse stesso dei pazienti”.