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CAGLIARI. Nessun allarmismo per la febbre del Nilo, ma i casi in Sardegna continuano ad aumentare.
Ad oggi sono 15 le persone che hanno contratto il virus West Nile, di cui 12 ricoverate in ospedale e 3 rimandate a casa. Numeri che si sono registrati in poco più un mese dal primo caso che si è riscontrato a Oristano il 29 luglio scorso. Nessuna positività è stata registrata, invece, nel Cagliaritano. Nonostante questi numeri, la direttrice del dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria della Asl 5 di Oristano Valeria Marras consiglia di evitare inutili allarmismi e che si tratta di una situazione normale visto il clima estivo. “È una situazione comune dato il clima di questo periodo, un clima caldo e umido, in cui le zanzare pullulano. Noi siamo in una zona assolutamente a rischio dal momento che Oristano è circondata da stagni, paludi e risaie”, fa sapere Marras.
Dalla paralisi flaccida, nei casi più gravi, fino a mal di testa, febbre, nausea nei casi più lievi. Questi i sintomi della West Nile. Ma come bisogna comportarsi per evitare di contrarre la febbre del Nilo? “Bisogna proteggersi dalle zanzare con repellenti, eliminare ristagni dell’acqua anche nelle proprie abitazioni, ma coprire, anche, tutte le cisterne, utilizzare zanzariere e indossare abiti chiari, soprattutto la sera”, ha detto la dottoressa Marras.
Intanto, l’Asl di Oristano fa sapere che, per via nei casi riscontrati, è stata potenziata la campagna di comunicazione per la prevenzione da West Nile in tutta la provincia. “Abbiamo distribuito dei manifesti, anche in maniera molto corposa, dei manifesti in tutta la provincia, sia in italiano che in inglese per i turisti. Nei manifesti sono presenti le modalità di trasmissione e i sintomi nell’uomo, ma anche come prevenire le punture. Ricondiamo che la trasmissione non è interumana ma solo ed esclusivamente tramite la zanzara infetta”, conclude.