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CAGLIARI. Aveva comprato l'anello di fidanzamento per la futura moglie, aveva avvisato la compagna che sarebbe dovuto tornare a casa, ha salutato la madre ed è uscito di nuovo. Dall'ora di pranzo Danilo Cancedda, guardia giurata, scompare. Il corpo viene ritrovato, impiccato, quella stesa sera del 13 febbraio. Una storia che non convince i familiari e che da tempo continuano a chiedere giustizia per quello che, secondo loro, non è un suicidio.
Ieri la drammatica storia è tornata all'attenzione della stampa, stavolta nazionale: ieri a "Chi lo ha visto?" il reportage che cerca di ricostruire la storia e che dà voce ai familiari, in primis la madre che nella puntata racconta di non volere che la faccenda sia messa a tacere. La procura avrebbe aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, da quanto si apprende dalla trasmissione Rai. Tanti i dubbi sollevati nel filmato e dagli intervistati: il fatto che non si sarebbe mai impiccato il giorno del compleann della figlia, la cintura di sicurezza della sua Punto usata come corda per il suicidio, ma anche alcuni segni sul corpo. E poi una chat cancellata, impossibile da recuperare. E infine la segnalazione anonima che indicava il punto dove sarebbe stato trovato il corpo.
La solidarietà arrivata dal quartiere di Mulinu Becciu è tantissima e diversi gli amici e i familiari che sulle varie pagine social affidano i loro pensieri: "Chi ti ha fatto del male la pagherà e con gli interessi e primo poi giustizia sarà fatta per te e quei delinquenti marciranno in galera dove meritano di stare gran pezzi di merda che non sono altri", si legge. E ancora: "Continuate a lottare famiglia di Danilo, perché le cose non quadrano assolutamente". E la sorella, sulla pagina "Verità e giustizia per Danilo", dopo la messa in onda del servizio, scrive: "Finalmente gli diamo voce, e si spera anche giustizia".