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CAGLIARI. Dovrebbe arrivare all'esame dell'Aula del Consiglio regionale nella prima metà del prossimo mese la proposta di legge sul fine vita. Il tema è delicato e anche all'interno della stessa minoranza ci sono pareri differenti. Oggi la commissione Sanità ha concluso l'esame degli emendamenti
"È incomprensibile la fretta dimostrata dalla maggioranza nell'approvare una legge sul 'suicidio assistito', che verrà impugnata dal Governo nazionale, come già accaduto per quella toscana. Non spetta alle Regioni legiferare su questo tema, ma esclusivamente allo Stato. Si tratta dell'ennesima, e inutile, battaglia ideologica portata avanti strumentalmente dal centrosinistra, nonostante la delicatezza del tema. Hanno fatto perdere tempo prezioso al Consiglio regionale che avrebbe potuto dedicarsi ai tanti problemi finora irrisolti, nonostante i proclami che da un anno sono l'unica peculiarità della Giunta Todde". Lo ha detto Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, dopo l'approvazione dell'articolato del testo delle legge in Commissione Sanità.
“Un provvedimento reso ancora più inutile dalla calendarizzazione in Senato, per il 17 luglio, della proposta di legge nazionale sul 'fine vita', che disciplinerà la materia e stabilirà linee chiare, rispettando i principi fissati dalla Corte Costituzionale nel 2019 - ha aggiunto Meloni - Bene avrebbe fatto il Consiglio regionale, confermando il principio della sacralità della vita, ad occuparsi maggiormente delle cure palliative, indispensabili per tutelare la dignità del malato nel percorso finale della propria esistenza, aumentando le risorse, potenziando le strutture e occupandosi della carenza di personale specializzato".