BRUXELLES. “Non vi è alcun elemento che indichi che il cliente fosse coinvolto o fosse a conoscenza di determinate attività legate alla droga in questo caso” sono le parole di Munir Soudi (fratello del predente legale Omar), l’avvocato dell’ex rossoblù Nainggolan arrestato lunedì scorso nell’ambito di un’indagine sul traffico di droga e rilasciato nella giornata di oggi in libertà vigilata.
Le novità sono riportate dal giornale belga Hln. La difesa del giocatore verterebbe sul dimostrare che Nainggolan avrebbe solo prestato dei soldi in quanto persona "gioviale", senza intenti criminosi.
Il giocatore era stato arrestato insieme ad altre diciassette persone. Una persona è stata rilasciata dopo essere stata interrogata, un'altra è stata accusata. Quattro persone sono state denunciate. Come spiega la procura alla stampa locale, un’altra figura chiave che si ritiene si trovi a Dubai, non è stato rintracciato.
La polizia locale nell'ambito dell'indagine avrebbe sequestrato diversi oggetti di lusso, giubotti antiproiettile, armi 2,7 chili di cocaina e quattordici veicoli. Inoltre, sarebbero stati trovati anche 370.430 euro in contanti e monete d’oro dal valore complessivo di 116.522 euro.