CAGLIARI. È appena nata e si becca subito una bocciatura bipartisan. La società in house della Regione voluta "per accelerare i tempi di progettazione e realizzazione delle opere ritenute strategiche" mette d'accordo gli opposti politici: dal centrodestra (il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci parla di “un tentacolo politico che strangola le libere professioni”) al centrosinistra (il candidato governatore Massimo Zedda si dice "molto critico").
A scatenare il dibattito è stato l'annuncio della Giunta Pigliaru di aver approvato oggi, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, la costituzione della società “Opere e Infrastrutture della Sardegna S.r.l.” con capitale sociale di 200mila euro interamente detenuto dalla Regione. “Sarà uno strumento snello e operativo, non confliggente con il sistema delle libere professioni, innovativo e integrativo rispetto alle ordinarie articolazioni dell’amministrazione regionale" dice l’assessore Balzarini. "Sarà dedicato a interventi strategici o con carattere di urgenza, per realizzare i quali l’efficienza e la contrazione della ordinaria tempistica rappresenti un valore fondamentale per l’interesse pubblico regionale”. Qualche esempio: "Dalla riqualificazione dell’ex arsenale de La Maddalena agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, dal ripristino delle infrastrutture danneggiate da eventi calamitosi alle ciclovie".
“Delle due l’una - commenta Cappellacci - o è un altro ufficio complicazioni o rappresenta una pericolosa concentrazione di compiti e delle funzioni di committente, progettista e controllore, che presterebbe il fianco ad abusi e procedimenti opachi. Se veramente la giunta e la maggioranza avessero avuto a cuore la semplificazione e la realizzazione di interventi pubblici, avrebbero rivisto ad esempio quel piano paesaggistico regionale, che ancora oggi blocca opere importanti come la Sassari-Alghero. Invece, ignorando anche l’appello del comitato che contesta questo provvedimento, ancora una volta il centro-sinistra mostra il suo vero volto statalista, con una politica lontana anni luce dal quotidiano e tenta di contrabbandare come semplificazione azioni che vanno esattamente nella direzione opposta”.
"Sono molto critico sulla scelta di costituire una società in house di progettazione", fa sapere invece Zedda. "In un tempo in cui le amministrazioni - aggiunge il sindaco di Cagliari - vanno verso concorsi di progettazione per garantire elevati livelli di qualità architettonica e tecnologica, con valorizzazione della capacità di programmazione e progettazione degli operatori economici, internalizzare funzioni simili mi sembra in assoluta controtendenza. Le risorse sarebbero meglio utilizzate se destinate al miglioramento del processo di pianificazione, gestione e controllo delle opere pubbliche, di cui si potrebbero avvalere anche i Comuni. Per la progettazione e la realizzazione delle opere non si può rinunciare all'alta specializzazione dei professionisti e alla loro capacità di fare rete".
“Le criticità rilevate dal sindaco Zedda sono del tutto immotivate", è la replica di Balzarini. "La lettura degli atti chiarisce che la nuova struttura si occuperà solo di interventi ritenuti strategici, per la risoluzione urgente delle problematiche e non per la complessità delle opere, come nei casi di una frana che interrompe una strada, o di un progetto di mobilità sostenibile. Sempre, comunque, attraverso l'esternalizzazione dei servizi di progettazione cosi come attualmente svolto, spesso con difficoltà, dalla Regione”.Dal candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Christian Solinas, arriva una stoccata al sindaco di Cagliari: “La norma che prevede la costituzione di Opere e Infrastrutture della Sardegna da parte della Giunta Pigliaru, evidenzia, ancora una volta, lo stato confusionale del centrosinistra che sostiene Massimo Zedda. Il candidato della sinistra si schiera contro la Giunta Pigliaru per accattivarsi le simpatie dei progettisti e liberi professionisti evitando però di dire che questa proposta è stata voluta e votata dai partiti, assessori e consiglieri che sosterranno lui alle prossime elezioni regionali. È l’ennesima sceneggiata di chi cerca di essere allo stesso tempo uguale e diverso, bianco ma anche nero. La norma che istituisce la nuova struttura è certamente sbagliata ma Zedda è l’ultimo ad avere titolo per dirlo. Piuttosto, dovrebbe pretendere dai suoi alleati e sodali il ritiro immediato della proposta”.
Opere pubbliche, la nuova società della Regione fa litigare il centrosinistra
- Redazione