CAGLIARI. "Chiudiamo la fabbrica di bombe di Domusnovas e assumiamo i lavoratori nel sistema Regione, magari in Igea". La provocazione (che non è tanto provocazione) di Dolores Lai, candidata alla segreteria regionale del Pd, pare abbia colto nel segno. Più di una telefonata è intercorsa tra viale Trento e via Roma, palazzo del consiglio regionale dove la Lai è consulente del presidente Gianfranco Ganau, sassarese come lei.
E lei rilancia. A chi obietta che la Regione non possa farsi carico di lavoratori dipendenti di una società privata, la Rwm, ribatte: "Avete idea di quante volte la Regione ha preso in carico lavoratori di aziende e comparti privati? Ricordo, a solo titolo di esempio, una cooperativa del facchinaggio, lavoratori della formazione professionale privata, quelli di una cava a Sant’Antioco o più in generale tutti gli operai che nel Sulcis come a Ottana o Porto Torres raggiungono la pensione dopo decenni di cassa integrazione in deroga e a carico del bilancio Regionale. Perché solo per la Rwm si tirano in ballo discorsi sulla meritocrazia, sulla spending rieview, sulle disparità di trattamento con le altre crisi delle aziende private?". L'obiettivo di Dolores Lai è: sardegna isola di pace, con la chiusura della stabilimento finito al centro di una polemica internazionale perché da lì partono gli ordigni che hanno fatto strage di civili in Yemen, per mano dell'Arabia Saudita. In corso, in Regione, c'è la procedura per il via libera al raddoppio della fabbrica. Nel servizio tutti i dettagli.