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UTA. Il carcere di Uta si prepara ad accogliere la Festa di Natale. Il pomeriggio di lunedì 22 dicembre sarà interamente dedicato a far sentire più vicine le persone detenute e i loro familiari, ponendo un accento sul legame genitori-figli, particolarmente vulnerabile in contesti di detenzione.
Si tratta di una delle attività del progetto quadriennale Liberi dentro per crescere fuori, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’iniziativa della durata di un paio d’ore, a partire dalle 14, prevede la partecipazione della compagnia Lucido Sottile con “Tanya&Mara Christmas edition! Ma Babbo Natale esiste?”, un concentrato di risate, battute e spirito natalizio in cui Tanya e Mara si interrogano, con la loro ironia inconfondibile, sul mistero di Babbo Natale. Un mini-show frizzante per allietare grandi e piccini. Le direttrici artistiche Tiziana Troja e Michela Sale Musio si distinguono da oltre vent’anni per la capacità di affrontare temi sociali scottanti con ironia e rigore etico, portando la bellezza e l’arte anche in luoghi marginali e non convenzionali. A completare l'atmosfera festiva, ci saranno le selezioni musicali di Dj Gufo, che animerà il pomeriggio con la musica, trasformando lo spazio detentivo in un luogo di semi-normalità e gioia condivisa.
Il progetto, che mira a sostenere i figli dei detenuti, a combattere lo stigma sociale e a favorire l’integrazione dei minori, rafforzando al contempo la relazione affettiva con il genitore recluso, coinvolge in totale circa 90 destinatari diretti tra padri, madri e figli minorenni, supportati anche attraverso l’attivazione di percorsi individuali, tirocini di inclusione lavorativa e Patti Educativi Partecipati con le famiglie.
Il progetto nel suo insieme è curato dalla più ampia rete di partenariato composta dalla cooperativa sociale Elan, Panta Rei Sardegna, Solidarietà Consorzio, Casa delle Stelle, la Casa circondariale di Uta, l'Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Sardegna (Uiepe), il Servizio Politiche Sociali Abitative e per La Salute del Comune di Cagliari, l'associazione Prohairesis e Aragorn S.r.l.














