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CAGLIARI. Mentre la Regione teme che la Sardegna diventi il luogo scelto per concentrare i detenuti al 41bis, la garante Irene Testa mostra sui social una foto di alcuni familiari in attesa di entrare all'interno del carcere di Uta, "costretti ad aspettare per ore al freddo e al gelo". Ci sono bambini e anche disabili, denuncia Testa, come mostrato nell'immagine. E questo accade "quando nella sala interna non c'è posto".
"Loro sono Innocenti e non devono pagare le colpe di altri", commenta la garante dei detenuti in Sardegna. Che pone quindi una riflessione sul dipartimento di amministrazione penitenziaria: "Anziché portare nuovi detenuti nell'isola pensasse a costruire una sala d'attesa esterna per i familiari dei detenuti a Uta", si legge nel post della garante.
Testa ritorna anche sul tema del personale penitenziario: "A Uta come in tutti gli istituti è stremato. Su questo dovrebbe riflettere il Dap".














