CAGLIARI. Il nome della discoteca ha girato sulle chat, legato ai casi di meningite che si sono registrati a Cagliari. Ma dal Cocò, pur addolorati per la morte di Giovanni Mandas, respingono ogni certezza sul collegamento tra il locale e la diffusione del batterio killer. I gestori lo fanno con una lunga nota su Facebook, nella quale si paventa la possibilità che esista un portatore sano che gira per Cagliari. Ecco cosa scrivono dal Cocò.
Il Coco’ discoclubbing informa tutti gli affezionati clienti che in merito ai casi di meningite verificatisi a Cagliari partecipa al dolore di quanti piangono Giovanni, il giovane deceduto a seguito della infezione batterica da meningococco. Purtroppo sono malattie che esistono e con le quali bisogna fare i conti. Noi nel rispetto di tutti, possiamo soltanto continuare a lavorare e offrire ai giovani la possibilità di trascorrere qualche ora in compagnia e, per quanto in nostro potere, in sicurezza. La sicurezza sanitaria può essere garantita soltanto rispettando i protocolli sanitari previsti dalla Asl. Ogni volta che si verifica un fatto tragico come quello accaduto pochi giorni fa, si cerca una spiegazione logica ma talvolta anche la logica cede il passo alla psicosi e alla paura. Bisogna proteggersi e per farlo si può scegliere di non uscire di casa, visto che i contatti a rischio possono esserci in ristorante, al bar, al cinema, al centro commerciale, oppure di continuare ad avere una vita sociale usando qualche precauzione raccomandata dalle autorità sanitarie. Vaccinarsi, se possibile, fare la profilassi antibiotica nel caso di contatti con persone malate, stare attenti ai sintomi caratteristici della malattia nella fase iniziale e recarsi subito in ospedale in caso si accenda un campanello d’allarme.
In realtà nessuno di noi può dire con certezza dove e in quale momento viene contagiata la persona che poi si ammala. Una cosa e’ certa, i portatori sani possono essere ovunque vista la loro alta percentuale sul totale della popolazione (dal 5 al 25%)e il batterio, come e’ stato detto dai medici, non può sopravvivere fuori dal corpo umano nell’ambiente perché labile.
Per quanto riguarda il nostro modo di lavorare questo e’ testimoniato dalla presenza di tante persone che scelgono il Coco’ come offerta di qualità.
Certo questo può suscitare invidie da parte di qualcuno ma invitiamo chi non lo fa a non speculare sulle disgrazie.
Speriamo di poterci ancora divertire per molto tempo assieme.
Un abbraccio da tutto lo staff del Coco’.