CAGLIARI. "Pichetto Fratin pensasse a fare chiarezza su questo 'nuovo nucleare' che propone, visto che allo stato attuale è una tecnologia ancora inesistente. La Sardegna ha già espresso in più occasioni una netta opposizione". Così il deputato sardo del M5s, Emiliano Fenu in una nota dopo che il ministro dell'Ambiente ha risposto alla sua interrogazione parlamentare sul tema.
"Può dirsi possibilista quanto vuole sull’installazione di nuove strutture nucleari in territorio sardo, ma il suo possibilismo deve poi sostenerlo coi fatti", dice Fenu, "Al ministro forse sfugge che la Sardegna ha già espresso in più occasioni e a gran voce una netta opposizione all'installazione di infrastrutture legate al nucleare. È oltretutto la regione che in Italia già oggi paga l’energia elettrica a più caro prezzo rispetto al resto dello Stivale e si ritroverebbe a pagarla ancora più cara per via di scelte che non ha mai condiviso. Noi su questo non arretriamo di un millimetro. L’opposizione oggi più che mai ha un ruolo di sentinella della democrazia ed è esattamente quello che svolgeremo”.
E sulla risposta data dal ministro insiste: “Non sono soddisfatto perché, al di là delle varie e vane garanzie, non viene esclusa la possibilità di realizzare nuovi impianti nucleari in Sardegna .Infatti, dando lettura della risposta, si rileva che vengono confermati i siti per il deposito delle Scorie, “in direzione ostinata e contraria” a quanto chiesto a gran voce con Referendum dal Popolo Sardo. Altrettanto non mi tranquillizzano le garanzie di Monitoraggio sulle scorie del Governo, che dovrebbe garantire tale attività per 300 anni, ovvero il periodo teorico dopo il quale le scorie radioattive dovrebbero esaurire la loro pericolosità".