CAGLIARI. "La situazione all'interno dell'Azienda ospedaliero-universitaria (Aou) di Cagliari ha raggiunto un livello critico che richiede un'attenzione immediata e non più rimandabile". Così tuonano dal sindacato Usb sanità che,ancora una volta, denuncia la situazione in cui versa l'azienda, esprimendo dubbi sul ruolo del "facente funzioni Direttore Sanitario", accusato di non avere le "competenze". "È tempo che le istituzioni facciano sentire la loro voce con decisione, adottando misure concrete per affrontare una crisi organizzativa e sanitaria che ha superato ogni limite di tollerabilità".
Nel comunicato si parla di "gestione catastrofica in cui le decisioni cruciali vengono assunte senza coinvolgere tutte le parti interessate e senza una visione chiara delle risorse economiche disponibili. È paradossale constatare come la gravità della situazione possa provocare quasi una risata amara se non fosse in gioco la salute pubblica. In un contesto già disastroso, l'amministrazione attuale ha dimostrato una totale incapacità nel definire correttamente i fondi contrattuali del comparto".
Di seguito il resto della lettera di Usb:
"La recente convocazione dall'amministrazione ha escluso USB Sanità, una voce consolidata all'interno della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU). Questa esclusione riflette un approccio autoritario e poco inclusivo, ignorando l'importanza della partecipazione sindacale in un settore così delicato come quello della sanità. È essenziale che tutti gli attori coinvolti collaborino per garantire il benessere di chi lavora e di chi riceve assistenza.
Siamo al ridicolo e al paradosso: La discussione sui fondi del 2023 è ormai superata, poiché questi sono stati già utilizzati, lasciando il personale sanitario, tecnico e amministrativo in condizioni precarie e senza prospettive rassicuranti. La situazione è ulteriormente aggravata per la mancanza di certificazione dei fondi contrattuali del 2024, insieme a quelli previsti per il 2025,che ha bloccato le necessarie negoziazioni per garantire differenziali economici, il conferimento degli incarichi di coordinamento, organizzazione e professionali, oltre ad altri istituti contrattuali. Questa inadeguatezza amministrativa porta a un impatto devastante sul morale dei lavoratori, già provati da una leadership inadeguata e superficiale.
Nel contesto, particolarmente preoccupante è la figura del facente funzioni Direttore Sanitario, delegato dal Direttore Generale alla negoziazione delle risorse economiche, la quale ha evidenziato limiti allarmanti nella gestione di una situazione cosi complessa. Per la nostra Organizzazione Sindacale è vitale che chi ricopre questi ruoli negoziali possieda le competenze necessarie, cosa che, purtroppo, sembra mancare. Inoltre, rimane da chiarire la nomina di facente funzione di Direttore Sanitario, in quanto tale figura parrebbe illegittima per la mancanza del titolare ma anche per limiti di età sopraggiunti.
A aggravare la situazione, l'atteggiamento passivo di alcune sigle sindacali, che sembrano accettare questa gestione fallimentare anziché opporsi energicamente, alimenta un clima di frustrazione. È deprimentente vedere che, anziché mobilitare i lavoratori in difesa dei propri diritti e della qualità dei servizi sanitari, alcuni sindacati si adattino a un sistema che sta conducendo il Policlinico Universitario verso il collasso.
Affinché la situazione possa migliorare, è urgente che i decisori pubblici richiamino la Direzione Generale dell’AOU di Cagliari a una revisione immediata della gestione. È indispensabile garantire trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse, riconoscere l'importanza della partecipazione sindacale e nominare dirigenti capaci e competenti. Gli attori istituzionali devono avere il coraggio di affrontare la realtà e prendere decisioni decisive; altrimenti, assisteremo a un continuo deterioramento della qualità dei servizi sanitari.
Se non ci fosse da piangere, ci verrebbe da ridere, ma la situazione attuale è ben più seria e merita la nostra massima attenzione".