CAGLIARI. Sono circa 450 all’anno gli interventi del 118 per i casi di ictus a Cagliari. La notizia è emersa questa mattina nella sede della centrale operativa durante la presentazione dei dati del Protocollo Ictus realizzato da Areus. Un improvviso calo di forza ad un braccio, una deviazione della bocca o, ancora, l’incapacità improvvisa di parlare correttamente: sono questi i tre segnali che contraddistinguono l’Ictus. A tal proposito il direttore della Centrale del 118 di Cagliari Daniele Barillari ha deciso di lanciare un appello di sensibilizzazione ai cittadini. “Quando compare anche solo uno di questi segnali occorre chiamare immediatamente il 112 che passa la chiamata al 118, dove c’è un operatore che è in grado, attraverso alcune domande, di capire se si tratta di un ictus” – spiega Barillari – “ Il tempo è fondamentale perché si tratta di una patologia tempo-dipendente, ogni minuto che passa ci sono milioni di cellule nel cervello che muoiono, bisogna fare in fretta.
Negli ultimi anni la Stroke Unit dell’Arnas Brotzu si è affermata come centro di riferimento regionale nella gestione del ictus ischemico e per il terzo anno consecutivo è stato premiato con l’Angels Gold Status dall’European Stroke Organization. “È un segno di incoraggiamento a fare sempre meglio, dobbiamo sicuramente fare meglio ma già si vedono i buoni risultati”, afferma il direttore della Centrale del 118.
Secondo la dirigente medico della Stroke Unit Jessica Moller ci sarebbero ancora delle criticità da risolvere all’interno della rete sanitaria. “Ci sono pochi centri di secondo livello che possono fare sia fibrinolisi endovena che meccanica. Ne abbiamo quattro, di cui due, però, non sono attivi h24. Questo influenza un po’ le tempistiche con cui si interviene sui pazienti”, conclude Moller.