CAGLIARI. Ogni anno il primo dicembre il mondo si unisce per commemorare il World Aids Day e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla lotta contro HIV e AIDS. Anche quest'anno LILA Cagliari (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS) ha organizzato una serie di iniziative volte a promuovere la consapevolezza, la prevenzione e la tutela dei diritti delle persone con HIV.
I dati dell'Istituto superiore di Sanità, presentati da LILA durante l'intervista, riportano i nuovi casi di HIV dello scorso anno e purtroppo segnalano un forte incremento di persone che scoprono la propria positività al virus molto tardi, quasi in AIDS conclamato. Si tratta dei "late presenter", un grave trend che fa capire come manchi sempre più la percezione del rischio e l'informazione su questo tema. Mancano infatti le azioni istituzionali di informazione e prevenzione. Manca l'educazione alla sessualità consapevole per i giovani e nelle scuole.
Per questi motivi, anche durante il 2024, LILA Cagliari ha portato avanti in autonomia, con il suo staff di operatori e medici, tutti volontari, numerose iniziative per la prevenzione. Come la somministrazione gratuita e anonima di test rapidi per HIV, HCV e Sifilide con appuntamenti periodici bisettimanali nella propria sede di Via Dante, 16. Tra queste anche una campagna denominata "Yes Self Test" che promuove l'autotest anonimo e gratuito insieme alla "Testing Week" che ha visto un grande evento a fine novembre patrocinato dall'Università, che si ripete da dieci anni, e coinvolge tutti gli studenti e studentesse nella Cittadella Universitaria di Monserrato.
Tra gli eventi principali dedicati a questo World Aids Day 2024, da segnalare anche la marcia solidale "LILA WALKING" che si svolgerà lungo le vie del centro di Cagliari. Nel pomeriggio di domenica 1° dicembre i volontari LILA porteranno un grande nastro rosso, simbolo della lotta contro l'AIDS, partendo da Piazza Garibaldi alle 18 e concludendo il percorso presso il Bastione di Saint Remy con una fiaccolata in memoria delle vittime. La marcia è aperta alla partecipazione di tutti.
Come di consueto, in occasione dello World Aids Day, LILA Cagliari lancia anche la sua campagna di comunicazione annuale con affissioni di grandi manifesti in città e inserzioni sui social media. La campagna LILA quest'anno è dedicata alla PrEP (Profilassi pre Esposizione) e presenta immagini di gare sportive con lo slogan "La PrEP è una corsa a ostacoli". Per sottolineare come purtroppo in Sardegna siano ancora tanti gli ostacoli che molte persone affrontano per accedere a questa importante terapia preventiva contro l'HIV. Una terapia che, nonostante sia riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, comporta una serie di costi per tutti i test di screening che sono previsti per accedervi, con il risultato di scoraggiare le persone che vorrebbero farla ma non possono permettersi di pagare. Un'arma di prevenzione solo sulla carta quindi dato che nei fatti viene ostacolata.
Di prevenzione ci sarebbe invece molto bisogno, soprattutto in Sardegna dove le malattie a trasmissione sessuale sono in forte aumento soprattutto tra i giovani e anche tra gli over 50. Ci racconta Brunella Mocci, la Presidente di LILA Cagliari: "per stimolare le nostre istituzioni ad agire concretamente nella prevenzione su HIV e IST, nelle scorse settimane, la ns. associazione ha inviato ai capigruppo del Consiglio Regionale e ai principali esponenti politici sardi di ogni schieramento una richiesta di intervento per fare in modo che il Servizio Sanitario Regionale individui nuove modalità per agevolare chi voglia accedere ai test di screening sulle IST in maniera gratuita e anonima e senza prescrizione. Purtroppo non c’è stata nessuna risposta, nemmeno da alcuni esponenti che durante la campagna elettorale avevano dichiarato a gran voce la propria sensibilità rispetto ai temi di cui parliamo della prevenzione e al tema dei diritti in ambito sanitario".
In questa video intervista approfondiamo con Brunella Mocci le iniziative di LILA Cagliari e l'importanza di continuare a lottare contro stigma e discriminazione, due fattori che ancora ostacolano la piena integrazione sociale delle persone con HIV.