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ARZACHENA. "Chiediamo l'annullamento dell'autorizzazione a immettere l'ostrica alloctona di Cassostrea gigas, specie esotica dell'Oceano Pacifico e invasiva in Europa, nelle acque dell'area naturale protetta dell'arcipelago de La Maddalena". A dirlo è l'associazione ecologista Grig, gruppo d'intervento giuridico, che ieri, 24 ottobre, ha presentato una richiesta di stop all'immissione della specie, "in considerazione del fatto che – in via generale – sono vietate tali immissioni su tutto il territorio nazionale".
Secondo gli ecologisti, questo "rischia di creare pericoli per le acque dell'area naturale protetta". Infatti "sebbene gli esemplari da inserire siano definiti sterili, in ogni caso l’immissione a qualsiasi titolo di esemplari di specie alloctone devono essere specificamente autorizzate, dopo che sia comprovata la loro innocuità per gli habitat naturali tutelati".
Il servizio pesca e Acquacoltura dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale della Regione in realtà aveva rilasciato il 30 settembre una determinazione per introdurre l'ostrica alloctona nello specchio di mare territoriale esteso 49.500 metri quadri in località Passo della Moneta, in Comune di La Maddalena (SS), in concessione demaniale marittima ventennale n. 1025/23636 del 18 novembre 2022 a una locale società, ricorda il Grig. "Con l'esplicita condizione, però, secondo cui “l’impianto dovrà prevedere l’allevamento della specie autoctona Ostrea edulis (evitando la specie Crassostrea gigas) ... “ e prevedendo uno specifico piano di monitoraggio ambientale finalizzato al mantenimento delle caratteristiche naturali ed ecologiche degli habitat tutelati".
Nel caso sono stati coinvolti il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di La Maddalena, l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, la Capitaneria di Porto di La Maddalena.
"Le acque del parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e la relativa area marina protetta, tutelate anche dalla Rete Natura 2000" , contestano gli ecologisti, "hanno bisogno di una stringente salvaguardia, non di operazioni azzardate e poco chiare".
Intanto il Grig esulta per lo stop al rilascio dell'autorizzazione per "l'assurdo campo di boe (236 mila metri quadri) per vere e proprie navi da diporto da 130 e 160 metri di lunghezza nella raccolta (100 metri di spiaggia) Cala Granu, sul litorale di Arzachena".