SAN SPERATE. Un gatto peluche e un biglietto: "A te Francesca che eri amante degli animali e dei gatti". Questo il regalo, o omaggio, comparso stamattina sul cancello della palazzina di via Monastir a San Sperate, quella che fino a qualche mese fa era la casa di Francesca Deidda e Igor Sollai, accusato dell'omicidio della moglie e attualmente in carcere. Il mittente del messaggio è sconosciuto, ma aggiunge "Dio ha in serbo un bellissimo futuro per te". Chiude indicando un passo bliblico, Giobbe 14:14,15.
I passi in questione recitano: "Se l'uomo muore, può ritornare in vita? Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio, finché giungesse l'ora del mio cambio; tu mi chiameresti e io risponderei, tu brameresti rivedere l'opera delle tue mani".
Tra i primi a trovare il regalo anonimo sono stati, per ironia amara, i Ris e gli avvocati di Sollai, oggi a San Sperate dopo i risultati dell'autopsia che hanno decretato come Francesca sia stata uccisa con un colpo alla testa, forse con un piccolo manubrio da palestra. Presente anche l'avvocato del fratello della vittima.