CAGLIARI. Finisce con una lettera scritta a mano e inviata al Consiglio comunale l'era Truzzu a Cagliari. Eletto nel 2019, il sindaco si è dimesso ieri, 28 marzo, con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza del mandato. Non una sorpresa, certo. Le sue dimissioni erano state preannunciate nelle scorse settimane, dopo l'esito del voto delle elezioni regionali. Paolo Truzzu ora andrà a occupare un posto nell'Assemblea di via Roma, come consigliere regionale tra i banchi dell'opposizione.
E a Cagliari cosa succede? Innanzitutto il sindaco - dice la legge - ha ancora 20 giorni di tempo per ripensarci. Questo è il termine ultimo prima che le dimissioni diventino effettive. Il Consiglio fino a quel momento potrà restare in carica. Scaduti i venti giorni, poi, il capoluogo sardo sarà affidato a un commissario, nominato dalla Giunta Todde, che guiderà Cagliari sino alle prossime amministrative previste per giugno, quando i cittadini saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco.
Il tempo stringe e in effetti la corsa alle comunali inizia ad accendersi. Se le primarie del centrosinistra sembrano essere sempre più lontane (se ne saprà di più dopo Pasqua) nel centrodestra ogni partito avrebbe già in mente la sua proposta di candidato: tra i tanti nomi spuntano quello di Gianni Chessa e di Alessandra Zedda.
Intanto il Comune fa sapere che per almeno 20 giorni Cagliari sarà dunque governata dal vicesindaco Giorgio Angius.