CAGLIARI. Via libera al Tyrrhenian Link il cavo sottomarino che collegherà con corrente continua Sardegna, Sicilia e Campania. Il sì è arrivato con un decreto del ministero dell'Ambiente che sottolinea l'importanza del progetto per il sistema elettrico italiano. Il collegamento sarà lungo complessivamente circa 970 chilometri e sarà capace di sviluppare una potenza di mille mega watt.
Quello che collegherà la Sardegna sarà il ramo ovest dell'intera opera, 480 chilometri, per la quale è previsto un investimento di 3,7 miliardi e il coinvolgimento nei lavori di 250 imprese. Concretamente, come sottolineano dal Ministero, la nuova infrastruttura sottomarina che sarà completata nel 2028 servirà per dire addio all'energia prodotta dal carbone. Un obiettivo quest'ultimo però dai tempi ancora incerti.
Di "opera strategica per il Paese” ha parlato Giuseppina Di Foggia, amministratrice delegata di Terna società che gestisce la rete elettrica nazionale: "Consentirà lo sviluppo delle fonti rinnovabili - ha detto - contribuendo in maniera determinante alla decarbonizzazione del sistema elettrico".
Il tratto appena approvato unirà Termini Imerese, in provincia di Palermo, a Quartu Sant’Elena. Da qui, i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 chilometri, lasciando inalterati ambiente e paesaggio assicurano dal Ministero, fino ad arrivare a Selargius dove saranno realizzate le stazioni di conversione vicino alle stazioni elettriche esistenti. Ma è proprio dal territorio selargino che si levano le voci contrarie. Quelle del comitato "No Tyrrenhian Link" secondo cui verranno a mancare 17 ettari di terre destinate alle coltivazioni e che protesta per lo scarso coinvolgimento della popolazione.