CAGLIARI. "Il paziente sta meglio, già quando è entrato in ospedale le sue condizioni non erano gravi". Così il direttore di Malattie Infettive del Santissima Trinità Goffredo Angioni sul caso di colera scoperto dai primi accertamenti compiuti su un uomo di Arbus ricoverato nel reparto cagliaritano. Rassicurazioni, quelle di Angioni, dopo l'allarme iniziale per il ritorno di un batterio che in Sardegna non si vedeva da almeno 50 anni.
Sull'infezione ancora non ci sono certezze, soprattutto su come il paziente possa averla contratta. Intanto si attende la conferma dell'Istituto superiore di sanità "per capire quale sia il fenotipo", fa sapere il direttore generale dell'Asl di Cagliari Marcello Tidore, che però ne approfitta per lanciare un appello alla popolazione: "Sinceratevi che l'acqua sia potabile, i cibi siano mangiati previa cottura o che i frutti di mare siano stabulati e il pesce abbattuto".