SASSARI. "Davide, ti prometto che ti renderò giustizia, fosse l'ultima cosa che farò! Tutti dobbiamo sapere perché è andata così". Sono parole di dolore quelle scritte dalla sorella di Davide Calvia, il sub trovato morto dopo il naufragio della barca nel Golfo dell'Asinara il 12 aprile scorso. Sui social una pagina raccoglie i pensieri di conoscenti, familiari e amici, e le foto di Calvia, sorridente. Lì la sorella lo ricorda così: "Avevi un grande cuore", dice, "bisognava solo saperti prendere al momento giusto". E poi una certezza: quella della ricerca della verità su quanto accaduto al fratello.
Il cugino che era con lui, Giovannino Pinna, sopravvissuto e trovato vivo in una spiaggia 48 ore dopo l'incidente, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Sassari per naufragio colposo.
Al lavoro gli inquirenti che sentiranno Pinna, ancora sotto choc, nei prossimi giorni per ricostruire meglio quanto accaduto quella sera, prima della tragedia. Restano tanti ancora i punti oscuri da chiarire nella vicenda.