CAGLIARI. Non avrebbe ottenuto un posto di lavoro perché transgender. Succede a Cagliari, a raccontare la vicenda con un post su Facebook è Martina, la diretta interessata. "Qualche settimana fa una mia cara amica mi ha proposto di fare una prova nel locale, al centro di Cagliari, dove lei attualmente lavora. Io ovviamente accetto, chiedendole diverse volte se avesse per caso specificato al proprietario che io sono una ragazza transgender. Lei mi dice “Certo stai tranquilla, lo sanno e non è un problema perché sono tutti aperti mentalmente, ti troverai benissimo”. Io contenta di ciò vado a fare la mia prova con il mio miglior sorriso, termina la prova, piaccio, loro piacciono a me".
Martina però non viene ricontattata: "Un po’ strano dato che sono piaciuta - prosegue il racconto -, passano due settimane e non contenta di questo dilemma decido di chiedere a questa mia amica il perché. Beh lei ammette a malincuore che io non sono stata assunta non perché non sia piaciuta lavorativamente, ma perché donna trans e quindi giudicata, in più che sono arrivate delle “lamentele” da parte dei clienti quindi il proprietario ha deciso di non chiamarmi".
Il commento finale è amaro: "Nel 2023 è stata più forte la paura di perdere clienti per il pregiudizio. Io probabilmente non farò mai la prostituta, perché grazie al cielo ci sono tantissimi locali in cui non è questo lo spirito, però il mio pensiero oggi va a coloro che portate dalle porte chiuse in faccia (ingiuste perché classiste) hanno preso quella strada obbligate". (Foto simbolo: un bar)