CAGLIARI. Un tumore di 13 chili asportato dall’utero di una donna.
È solo uno degli ultimi interventi da record dell’equipe del professor Antonio Macciò - direttore dell'Unità operativa complessa di Ginecologia oncologica dell'Arnas Brotzu di Cagliari - che ha salvato la vita a Sabrina Manca, cinquantaduenne di Domusnovas. Prima dell’operazione la paziente pesava 104 chili e in una settimana è arrivata a 70 chili, dopo l’asportazione. Un intervento molto complesso, spiega Macciò, a causa del rischio di morte intraoperatoria che gli anestesisti giudicavano altissimo.
Ma per la sua equipe gli interventi di questo tipo sono quasi all’ordine del giorno. Lo testimoniano le decine di pubblicazioni sulle riviste mondiali del settore che raccontano le operazioni eseguite nel reparto dell'azienda ospedaliera Brotzu.
“La cisti ovarica asportata per via laparoscopica risale a circa 12 anni fa, quando asportammo una cisti di 42 chili. In quel caso era un tumore borderline dell'ovaio in una donna anziana", spiega Macciò.
In tutto sono circa 700 le operazioni salvavita ginecologiche che vengono effettuate in un anno. Soltanto dieci giorni dopo il caso della cinquantaduenne ne è stata fatta un'altra per l’asportazione - tramite la chirurgia mini invasiva - di un tumore dal peso di 14 chili.