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CAGLIARI. “La Sardegna sta tornando di moda in tutti i mercati”. A parlare è l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu che commenta i dati relativi all’afflusso turistico del 2024. Presenze record per l’Isola, quasi 4 milioni e mezzo di arrivi che hanno fatto registrare oltre 18 milioni di presenze nelle strutture ricettive. L’incremento, rispetto al 2023, è del 15%. Crescono in maniera esponenziale anche i numeri relativi a tutte le province isolane. In testa alla classifica tutte le strutture ricettive del nord Sardegna, dove Alghero, il Comune più visitato ha toccato quota oltre un milione e mezzo di presenze. Crescita importante, più del 16% rispetto all’anno precedente, anche per il sud dell’Isola che ha registrato tre milioni e mezzo di presenze, con Cagliari che arriva a quasi un milione. “Abbiamo una crescita del 15% che attribuiamo a due fattori: da un lato alla crescita dell’appeal della Sardegna e alla reazione positiva che c’è stata dai grandi operatori rispetto a proposte anche innovative, dall’altro lato dipende anche dall’emersione del nero che è un altro grande problema della Sardegna. questo è dovuto all’utilizzo della nuova tecnologia e all’avvio del Cin (Codice identificativo nazionale)”, ha detto Cuccureddu.
Cresce anche il numero di turisti stranieri, circa il 53%, rispetto al 47% di quelli provenienti dalla penisola. A dominare la classifica internazionale è la Germania, con 2 milioni e 700mila presenze, seguono, poi, Francia, Svizzera e Regno Unito, ma anche Paesi Bassi, Austria e Stati Uniti. La Lombardia, invece, si conferma prima nella classifica nazionale dei turisti che scelgono la Sardegna come meta per le proprie vacanze. “Per la prima volta la Sardegna, in maniera così marcata, diventa una metà di turismo straniero in prevalenza rispetto al turismo italiano. Quello nazionale è prevalentemente concentrato nei mesi di luglio e agosto, quello stranieri, invece, è molto più diluito in tutti i dodici mesi dell’anno”, spiega l’assessore regionale al Turismo.
L’obiettivo, grazie all’utilizzo di nuove strategie di mercato, è quello di far diventare la Sardegna ancora più attrattiva, non solo nei mesi estivi. “Oggi con i dati dell’osservatorio, che stiamo potenziando anche con grossi investimento dei fondi comunitari, puntiamo a individuare, a raggiungere e a colpire in maniera quasi chirurgica quei target che sappiamo essere propensi ad un certo tipo di vacanza, in un certo tipo di stagione e a effettuare un certo tipo di consumi”, conclude Cuccureddu.