"Rerum causas cognoscere. Se non intervengo in determinate situazioni ci sono buoni motivi". Arriva la replica del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara sul caso della maestra di San Vero Milis sospesa per aver fatto pregare gli alunni in classe. Una risposta sollecitata da Vittorio Sgarbi, storico d'arte e sottosegretario alla Cultura, che in questi giorni di festa è andato in Sardegna e ha incontrato l'insegnante.
Sgarbi però insiste: "Sulla maestra solo menzogne, non è affatto fanatica. Invierò al ministro la registrazione di quello che ho detto nell'interrogatorio che ho voluto fare alla maestra, non fidandomi in alcun modo dei rappresentanti regionali della scuola o dei presidenti di non so quali tribunali".
In questi giorni sono circolate diverse versioni sui comportamenti della maestra in classe: c'è chi ha raccontato di altri episodi accaduti, come quello dell'olio benedetto portato da Medjugorie e messo sulla fronte dei bambini (che lei ha negato) e visioni in classe di video su eventi catastrofici, e chi invece - tra i genitori dei bambini - oggi la difende.
"È la maestra preferita di mio figlio, fin dalla prima elementare. Appena rientrava a casa, con molto entusiasmo mi raccontava cosa aveva imparato di storia e geografia e di come erano divertenti le ore di lezione trascorse con lei. Vedere mio figlio così felice di imparare e di studiare per me è una gioia", scrive sui social una mamma, "Solo questo fa' di lei una maestra più che valida. Forse a voi (persone che scrivono commenti maligni) avrebbe fatto bene avere una maestra come lei. P. S. Giusto per chiarire la mia posizione sono atea e mio figlio non va a catechismo ma questo è il lavoretto di Natale più carino che abbia ricevuto".