CAGLIARI. Una Pasqua all’insegna dei rincari, anche nelle tavole dei sardi. Complici gli strascichi economici della pandemia e quelli della guerra in Ucraina, la spesa per le festività pasquali è sensibilmente aumentata.
“Incremento dei prezzi? Non solo in questo periodo, si vedono da più di un anno e non solo nei mercati e supermercati”, racconta Marco, alla ricerca degli ultimi ingredienti del pranzo di Pasqua.
Protagonista indiscusso rimane l’agnello, alimento rappresentativo di queste festività pasquali, e che oggi, al mercato di San Benedetto di Cagliari, risulta introvabile. I sardi, malgrado un rincaro di 4 euro al chilo, hanno comunque messo mano al portafoglio per gustarlo in questi giorni di festa. “Non si fanno più gli acquisti di una volta, come negli anni ‘80 e ‘90, quando non si riusciva nemmeno a passare tra i banchi del mercato”, racconta un nostalgico Antonello Lai, che ha chiuso il suo box. “Troppe spese, e troppe restrizioni”.
Ma se in Sardegna il prezzo dell’agnello IGP è aumentato, e di tanto, la grande distribuzione fuori dall'Isola riesce a venderlo a prezzi inferiori, anche di due euro sotto, lasciando perplessi gli stessi proprietari dei box del mercato di San Benedetto. Malgrado tutto, però, tra i commercianti rimane ancora un cauto ottimismo.