CAGLIARI. Le giornate di caldo anomalo hanno fatto posticipare l'accensione dei termosifoni. Ma l'inverno alle porte inizia a preoccupare gli italiani, che - come previsto dalle ultime indagini Codacons - andranno incontro a una nuova stangata anche per il riscaldamento domestico.
In Italia si contano oltre 8,3 milioni di stufe e caminetti, di cui il 24,2% a pellet e il restante 75,8% a legna. La domanda di entrambi quindi è aumentata, con la vendita di stufe che, secondo i dati registrati da Aiel, ha registrato un +28% rispetto al 2021.
Il costo del pellet è salito, con un aumento del 175% rispetto allo scorso anno: un sacchetto da 15 chili arriva anche a 12 euro.
E la legna da ardere non è da meno: il prezzo è passato da una media di 167 euro a tonnellata del 2021 ai 240 euro di oggi, con un incremento del +43,7%.
Aumenti che andranno a pesare, come sempre, sulle tasche delle famiglie già in ginocchio per il caro bollette e per i rincari del carrello della spesa. Secondo l'indagine, oggi servono in media 2.145 euro (ipotizzando un appartamento da 100 mq) per riscaldare una casa ricorrendo al pellet, 1.800 euro se si dispone di impianto a gasolio, 1.180 euro circa per una caldaia alimentata da gas naturale.
Il combustibile più economico? Resta ancora la legna, che nonostante gli aumenti si ferma a una media di 750 euro.