CAGLIARI. "A gennaio abbiamo presentato alla Regione un piano di ripopolamento per i ricci di mare, ma non ci hanno ascoltato". A parlare è Daniela Cacciuto, presidente del Consorzio Biotecnomares, che dopo l'annuncio della Commissione attività produttive sui ristori destinati ai ricciai, punta il dito contro chi, mesi fa, non avrebbe ascoltato il loro grido d'allarme e la soluzione proposta per ripopolare i mari sardi di ricci.
In quel periodo si stava decidendo il fermo della pesca, inevitabile vista la drammaticità della situazione, ma ora - dice Cacciuto - rischia di essere tutto inutile. "In alcune zone non ci sono più ricci, ma la soluzione dei ristori è solo una misura tampone, è inutile che si buttino soldi così per 4 o 5 mesi ma poi si è punto e a capo", attacca la presidente del Consorzio.
Secondo Cacciuto, il problema della drastica riduzione dei ricci non sarebbe dovuto solo al massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni, ma anche al cambiamento climatico che sta influenzando negativamente la sua riproduzione. Da qui l'appello alla Regione: "Noi abbiamo studiato un piano, con strutture idonee dove il riccio possa essere protetto: si pubblichi un bando e noi, con i finanziamenti, possiamo partire: o si interviene subito o i ricci rischiano di estinguersi dai fondali sardi".