CAGLIARI. Il reddito di cittadinanza si potrà ottenere solo se non si è in grado di lavorare. È questa la linea del governo Meloni sulla misura di contrasto alla povertà introdotta dai Cinquestelle nel 2019. Un sussidio che, nel corso di questi anni, ha scatenato polemiche e malumori, anche a causa delle tante truffe scoperte.
La platea dei beneficiari quindi, secondo il governo, deve essere ridotta. In Sardegna si parla di quasi 40mila famiglie beneficiarie - 38.677 nell'ultimo aggiornamento di settembre di quest'anno - che lo percepiscono e quindi rischiano di perderlo.
Secondo i dati dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, che ha pubblicato una nota a inizio ottobre, i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono quasi 920mila. Da questi però vanno tolti i 173mila (18,8%) che risultano già occupati e gli 86mila (9,4%) esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali. In Italia sono in totale 660mila i cittadini (il 71,8%) tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro, ma che non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o para-subordinato negli ultimi 3 anni. Nell'Isola poco più del 25% dei beneficiari del reddito sono occupati e quindi presentano un rapporto di lavoro attivo.